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Piantine di salvia e rosmarino dai mozziconi di sigarette, a Capannori le prime aiuole

Il progetto vede in prima linea Comune e Università di Pisa e trasforma i rifiuti in uno strato biodegradabile adatto alla coltivazione. L’invito è a non gettare mai le cicche a terra, adesso anche per contribuire alla realizzazione dei giardini

Aiuole dai mozziconi di sigaretta a Capannori

I mozziconi di sigaretta, se non gettati a terra, possono essere riutilizzati e trasformati in materiale ideale per coltivare piantine ornamentali. La prima aiuola è stata realizzata a Capannori, con otto piantine di salvia, rosmarino e erba comune. Un procedimenti innovativo – il progetto si chiama “Focus” – realizzato dal comune in collaborazione con l’Università di Pisa, il dipartimento di Scienze agrarie e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Accanto all’aiuola è stato posizionato un cartello con la scritta “Grazie dei fiori. No mozziconi a terra”,  lo slogan della campagna di sensibilizzazione comunale  ontro la cattiva abitudine di gettare le cicche a terra. Oltre a una questione di decoro, infatti,  gettando le sigarette spente negli appositi contenitori (22 in totale) si collabora al progetto di riuso dei rifiuti.

Da mozziconi a materiale coltivabile

Il progetto Focus nel 2021 ha vinto la quarta edizione del Premio di eccellenza nazionale “Verso un’economia circolare” promosso da Fondazione Cogeme. Grazie ad una innovativa procedura, i mozziconi di sigaretta da rifiuto altamente inquinante vengano trasformati attraverso un procedimento termico per ottenere i filtri puliti in substrato inerte, cioè una base biodegradabile per la coltivazione di piante ornamentali e di arbusti.

Ma non solo, dai mozziconi può essere ricavato anche un liquido di scarto che viene convertito in acqua decontaminata e biomassa attraverso l’utilizzo di alghe per la produzione di biocarburanti.

“La fase sperimentale di laboratorio ha dato utilissime indicazioni sulla concreta possibilità di utilizzare i mozziconi di sigaretta, opportunamente trattati, come substrato per la crescita di piante ornamentali – spiega il coordinatore del progetto, il professor Lorenzo Guglielminetti – Contemporaneamente abbiamo isolato dei ceppi algali (la cui biomassa potrà essere usata per la produzione di biodiesel) in grado di depurare, anche se non ancora completamente, le acque reflue derivanti dalla pulizia dei mozziconi. Si rende ora necessario, nei prossimi due-tre anni, procedere alla prototipazione di tutto il processo per entrare in fase pre-industriale. Credo che questo progetto sia un buon esempio di come dalla sinergia tra mondo della ricerca e pubbliche istituzioni si possano sviluppare pratiche di economia circolare”.

Un milione di tonnellate di mozziconi all’anno

Uno dei rifiuti più diffusi, specialmente in ambiente urbano, è proprio rappresentato dai mozziconi di sigaretta. Ogni anno vengono prodotti circa 1 milione di tonnellate di mozziconi che, essendo rifiuto non biodegradabile, porta ad evidenti effetti negativi verso l’ambiente, la salute pubblica e l’economia. Uno studio pubblicato sul “Tobacco Control Journal” da Schneider e collaboratori riporta come i rifiuti derivanti dall’uso di sigarette rappresentino tra il 22% e il 36% di tutti i rifiuti visibili.

“Focus” proseguirà con la messa a dimora di altre piante in spazi pubblici del territorio per poi procedere nei prossimi due-tre anni, alla prototipazione di tutto il processo per entrare in fase pre-industriale. Per questo progetto il Ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato una borsa di dottorato di ricerca e un posto di ricercatore, entrambi della durata di tre anni, presso l’Università di Pisa- Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e agro-ambientali.

 

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