L’Aisla, l’associazione italiana che sostiene i pazienti colpiti da Sla e i loro familiari ha donato all’ospedale San Jacopo di Pistoia il “Brain Control”.
Si tratta di uno strumento molto sofisticato e avveniristico che permette ai malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) di poter comunicare con chi gli sta intorno.
Il software è prodotto da una società senese che lo commercializza in molti Paesi del mondo, e permette alle persone colpite da Sla, e in uno stato avanzato della malattia, di comunicare, utilizzando gli impulsi emessi dal proprio cervello, pur essendo impossibilitati a muoversi. Si compone di un semplice tablet, che contiene il programma e di un caschetto con elettrodi che si indossa per poter utilizzare lo strumento.
Tecnicamente il ‘Braincomputer interface’ sfrutta il segnale elettro encefalico relativo ai pensieri di movimento immaginato e li trasfroma in parole o semplici frasi. In questo modo gli utilizzatori possono rispondere un semplice sì, o no, oppure comunicare che stanno bene.
“Il nostro ospedale – afferma Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del San Jacopo – è il primo a potersi dotare di due strumenti di questa avanzata tecnologia (la neurologia di Pistoia era già dotata di un ausilio informatico simile dal 2021, ndr). L’acquisizione di un ulteriore kit Brain control permetterà un progresso ulteriore nell’assistenza ai pazienti ai quali potrà essere fornito l’ausilio anche al proprio domicilio”.
“È la sfida del futuro laddove il puntatore oculare non riesce più a cogliere il segnale – afferma la referente di Aisla Pistoia, Daniela Morandi, che continua -. Una speranza per un futuro migliore e che già da oggi possa essere sperimentato dai nostri associati”.
La donazione di oggi è la seconda dello strumento Braincontrol, spiega una nota, e la Toscana diventa quindi il modello di riferimento per la sperimentazione di apparecchiature di questo calibro e il San Jacopo l’unico in Italia.