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Morto a 89 anni Asor Rosa, Giani: “Grande intellettuale, toscano di adozione”

È morto a Roma lo storico della letteratura Alberto Asor Rosa, professore emerito di Letteratura italiana all'Università La Sapienza di Roma, era legato alla Toscana e in particolare alla Val d'Orcia

Alberto Asor Rosa

È morto a Roma lo storico della letteratura Alberto Asor Rosa, professore emerito di Letteratura italiana all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, dove ha insegnato dal 1972 e dove ha diretto il Dipartimento di Studi filologici, linguistici e letterari.

Asor Rosa aveva 89 anni e da una decina di giorni era ricoverato nella clinica Villa Margherita per problemi cardiaci e polmonari.

Era particolarmente legato alla Toscana e in particolare alla Val d’Orcia, aveva fatto di Monticchiello, frazione del comune valdorciano, il suo ‘buen retiro’.

Il sindaco di Pienza Manolo Garosi lo ha ricordato così: “La notizia della scomparsa di Alberto Asor Rosa mi rattrista, ero stato a casa sua per un evento conviviale prima della pandemia e abbiamo trascorso una serata insieme molto piacevole. Purtroppo, le sue condizioni di salute non erano più buone e da circa un anno non poteva più frequentare Monticchiello”.

“Su quanto Asor Rosa ha fatto per la nascita del parco della Val d’Orcia – ha aggiunto Garosi ricordando la figura dello storico tra coloro i quali parteciparono attivamente nei primi anni duemila al percorso che portò la Val d’Orcia a diventare parco artistico, naturale e culturale – va tutta la nostra riconoscenza per il contributo che da letterato, storico e studioso ha svolto in quegli anni”. “Sulla discussione circa l”ecomostro’ di Monticchiello – ha proseguito il sindaco ricordando la vicenda legata ad una lottizzazione di villette a schiera del 2006 contro la cui costruzione Asor Rosa lanciò una forte campagna ambientalista posso dire che oggi di ecomostro vediamo ben poco”.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato: “Asor Rosa è stato un protagonista della cultura italiana anche grazie all’impegno portato avanti in politica e per la società: a lui, come a un’intera generazione di intellettuali progressisti e rigorosi, si deve l’impronta che ha forgiato una vena importante del pensiero e della passione civile nel nostro paese. Salutiamo un grande toscano di adozione, un uomo che ha speso energia e amore per la nostra regione e in particolare per la Val d’Orcia”.

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