Sono molti i toscani che in anni e anni di carriera ha salvato da morte certa: in tanti oggi ne piangono la scomparsa. E’ morto a Firenze il neurochirurgo Pasquale Mennonna. Aveva 81 anni. Malato da tempo, era ricoverato all’istituto Don Gnocchi di Firenze dove è avvenuto il decesso.
Lo ricorda la Direzione dell’Azienda ospedaliero -universitaria Careggi che, si legge in un testo, “si unisce al cordoglio dei familiari e della Sanità nazionale per la scomparsa del dottor Pasquale Mennonna, fra i maggiori neurochirurghi italiani. Persona di grande umanità e cultura ha trascorso la sua vita professionale a Careggi, portando l’Ospedale e la Sanità fiorentina ai massimi livelli internazionali“.
Per anni alla guida di Neurochirurgia a Careggi
Nato a Firenze il 22 ottobre 1941, Pasquale Mennonna si era laureato in Medicina e Chirurgia nel capoluogo toscano nel 1966. Poi conseguì le specializzazioni in Malattie nervose e mentali a Pisa e in Neurochirurgia a Padova.
Nella sua carriera professionale Pasquale Mennonna ha guidato per molti anni da primario il reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Careggi. Dal 2014, ormai in pensione, diventò presidente della Fondazione Careggi onlus. Il suo valore professionale era riconosciuto a livello internazionale.
Quando salvò la vita a Giancarlo Antognoni
In una lunga carriera, ricca di riconoscimenti, il paziente più famoso di tutti è stato Giancarlo Antognoni che il neurochirurgo Pasquale Mennonna salvò dopo il drammatico scontro di gioco con il portiere del Genoa Silvano Martina. L’incidente, avvenuto il 22 novembre 1981 allo stadio Franchi durante una partita di serie A poteva costare al numero 10 la vita. Provvidenziale fu l’intervento alla testa del calciatore da parte del celebre neurochirurgo. Un episodio che fece storia e che ancora oggi in tanti ricordano.
Il commosso ricordo del presidente Giani
“Perdo un amico. La Toscana perde uno dei suoi migliori professionisti che continuerà a vivere nel ricordo dei tanti pazienti e famiglie e nei tanti giovani professionisti che ha cresciuto. Mi stringo in un abbraccio alla famiglia unendomi al loro dolore“: così il presidente della Toscana Eugenio Giani saluta il neurochirurgo Pasquale Mennonna.
“Con Pasquale Mennonna se ne va un luminare e un professionista di grande valore che ha lasciato un segno nel cuore e nel ricordo di tantissimi oltre che nella storia della neurochirurgia toscana, italiana e non solo – ha detto la vicerpesidente della Regione, Stefania Saccardi – Mi unisco al presidente Giani nel porgere alla famiglia le mie sentite condoglianze“.
Le condoglianze da Palazzo Vecchio
“Ci addolora la scomparsa del professor Pasquale Mennonna, un luminare della neurochirurgia, vera e propria colonna dell’ospedale di Careggi” scrivono il sindaco Dario Nardella e l’assessore a Welfare Sara Funaro alla notizia della morte del neurochirurgo fiorentino. Il sindaco, nel ricordare l’intervento compiuto su Giancarlo Antognoni, aggiunge che “tantissimi sono stati i pazienti che negli anni si sono affidati alle sue mani e hanno potuto avere salva la vita. È stato un esempio per la medicina, per la sanità, per la società. L’amministrazione tutta si stringe alla sua famiglia“.
“Con Pasquale Mennonna se ne va un bravo professionista – dice Funaro – e un uomo dotato di una grande umanità verso i più fragili. Ha trascorso buona parte della sua vita professionale all’ospedale di Careggi come medico e presidente della Fondazione Careggi. Aiutare le persone malate e in difficoltà è stata la sua missione. Ricordo le tante volte che attenzionava situazioni da sostenere e la sua costante presenza e vicinanza alle realtà cittadine del sociale con cui spesso era impegnato in prima linea“.