Don Matteo Galloni e Francesca Termanini per la Fondazione Amore e Libertà onlus, Marisa Daniela Consilvio per la Ronda della Carità e della Solidarietà, Enrico Palmerini per il Coordinamento Toscano Marginalità hanno ricevuto il Premio “Unifi include”. La prima edizione del riconoscimento promosso dall’Università di Firenze si è svolta nel giorno in cui si celebra la giornata del volontariato.
“L’Università di Firenze pone al centro delle sue politiche il tema dell’inclusione e della parità mettendo in atto azioni che favoriscano la crescita della comunità universitaria secondo un approccio integrato – ha detto la rettrice Alessandra Petrucci che ha aperto la cerimonia – Vogliamo sottolineare il ruolo ed il valore di coloro che dedicano il loro tempo ad iniziative di pace e alla tutela dei diritti umani: in poche parole, a coloro che danno dignità e coraggio a tutte le persone che vivono ai margini“.
Da quest’anno, in alcuni corsi di laurea sono previsti degli incontri con alcune organizzazioni di volontariato, in particolare con quelle che operano nell’ambito socio-sanitario, “per creare una interlocuzione importante per i nostri giovani; per fornire loro una prospettiva spesso inedita” ha concluso la rettrice.
Maria Paola Monaco, delegata per l’inclusione e la diversità, ha sottolineato come l’Università di Firenze ha inserito questi temi tra le sue missioni istituzionali, con una scelta che non ha altri esempi tra gli atenei italiani. Per questo, ha detto Monaco, “abbiamo la necessità, quasi il dovere di dare valore a delle testimonianze concrete ed effettive di persone che mettono a disposizione ideali, tempo, energia, esprimendo nei fatti responsabilità che percepiscono come proprie”.
Per promuovere le azioni nel campo dell’inclusione, l’Ateneo ha intrecciato una rete di relazioni con le istituzioni, con specifici protocolli. Ad esempio, con l’Azienda Ospedaliera di Careggi e, in particolare, con il Centro di Criticità relazionali che ha dato vita ad un nuovo punto di accoglienza per gli studenti fragili.
Con l’assessorato alle politiche sociali della Regione Toscana che ha dato continuità al Polo Universitario Penitenziario, consentendo a più di 50 detenuti di proseguire il loro percorso di studio; con l’assessorato alla parità della Regione Toscana e con la Città Metropolitana di Firenze per la creazione di percorsi che – attraverso la redazione di strumenti tecnici come il Bilancio di genere – arrivino a creare azioni di empowerment femminile.
L’Ateneo ha promosso, inoltre, azioni a favore degli studenti internazionali rifugiati o in particolari situazioni di difficoltà, con bandi per borse di studio rivolte ai giovani afghani, ucraini e – proprio in questi giorni – a studenti del Myanmar.