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Consiglio regionale, insediato il Parlamento degli studenti della Toscana

La nuova presidente è Maria Vittoria D’Annunzio. I saluti del presidente Antonio Mazzeo: “Vi propongo un patto, non siate mai indifferenti”

L’insediamento del nuovo parlamento degli studenti

Seduta di insediamento per il Parlamento regionale degli studenti della Toscana. Non poteva essere scelto una data più significativa: la cerimonia in Consiglio regionale si è svolta in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il Parlamento regionale degli studenti, istituito con la legge regionale 34 del 2011 è un organo  democratico  di rappresentanza  degli  studenti  degli  istituti  secondari  di secondo grado della Toscana. Dura in carica due anni ed è composto da sessanta studenti,  di cui cinquanta eletti dalla popolazione studentesca delle scuole e dieci nominati dalle consulte provinciali degli studenti.

Proposte e relazioni per una nuova società

Il Parlamento elabora proposte, rapporti e relazioni da presentare ai rappresentati politici su temi di interesse e di attualità del mondo giovanile. L’obiettivo è di valorizzare il contributo che i giovani possono dare alla realizzazione dei valori che animano e sostengono il progresso civile e sociale.

In particolare, può formulare proposte all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e alla Giunta regionale, oltre ad osservazioni sugli atti all’esame del Consiglio, concernenti i giovani e il mondo della scuola. Può anche chiedere di essere ascoltato in merito dalle commissioni consiliari competenti.

Presidente del Parlamento degli studenti della Toscana per il 2022-23 è stata eletta a larga maggioranza, con 36 voti, Maria Vittoria D’Annunzio, proveniente dall’istituto “Alberti Dante” di Firenze.

L’insediamento del nuovo parlamento degli studenti

Obiettivo “Toscana 2050” con i giovani

Il presidente del Consiglio Antonio Mazzeo ha ricordato il suo arrivo in Toscana come studente nel 1996 e ha sottolineato di aver scelto questa terra “perché non si è mai voltata dall’altra parte. Senza il diritto allo studio garantito in Toscana, io oggi non sarei qui”. Per questo ha proposto ai ragazzi del Parlamento “di fare un patto: non essere mai indifferenti”. E ha chiesto loro di essere uno stimolo, un laboratorio politico per operare profondi cambiamenti necessari.

Attraverso le vostre lenti possiamo guardare a quello che accadrà in futuro – ha spiegato – e per questo vi domando di non occuparvi solo di temi che riguardano i giovani, ma anche di altre questioni fondamentali, come la sanità pubblica”.  I ragazzi saranno coinvolti anche nel progetto “Toscana 2050”, lanciato da Mazzeo, attraverso le loro proposte e i questionari distribuiti. “Il nostro obiettivo – ha concluso il presidente – è che una bimba o un bimbo che nascono in un piccolo paese periferico, come Zeri, abbiano gli stessi diritti di chi nasce a Firenze”.

L’insediamento del nuovo parlamento degli studenti

Stop alla violenza sulle donne

In aula durante l’insediamento del Parlamento campeggiava un paio di scarpe rosse, il simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere, posto sopra la bandiera italiana e quella europea. Ad aprire la seduta con i suoi saluti il presidente del Consiglio regionale della toscana Antonio Mazzeo, presente assieme ai consiglieri Francesco Gazzetti Diego Petrucci.

Mazzeo ha iniziato ricordando i numeri drammatici della violenza sulle donne anche in Italia. “Dobbiamo fare di tutto per portare un cambiamento culturale in questo paese – ha detto Mazzeo -. La Toscana è sempre stata terra dei diritti, per questo io dico che non dobbiamo mai voltarci dall’altra parte, dobbiamo avere il coraggio di denunciare e di parlare sempre, perché la violenza passa attraverso l’indifferenza”.

L’insediamento del nuovo parlamento degli studenti

La libertà è un seme che va annaffiato giorno dopo giorno, – ha proseguito – e non saremo mai veramente liberi finché ciascuna donna, ciascuna ragazza non sarà padrona di vivere come meglio crede”.

Molti studenti sono poi intervenuti sul tema della violenza sulle donne, affrontandolo dal punto di vista storico, psicologico, di cronaca, e ricordando come la violenza di genere sia purtroppo normalizzata ancora in molti ambiti, come quello sanitario.

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