Gli Uffizi e Pietrasanta insieme all’insegna della grande arte contemporanea per la mostra “Lo sguardo e l’idea”, realizzata dal celebre museo fiorentino insieme al comune della Versilia nell’ambito del progetto Uffizi Diffusi.
Da oggi fino al 19 febbraio 2023, nella chiesa e nel chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta gli autoritratti provenienti dalle collezioni delle Gallerie degli Uffizi dialogheranno con i bozzetti del museo dedicato a questo tipo di opere. Gli artisti moderni e contemporanei protagonisti del ‘colloquio d’arte’ sono in tutto dodici: Francesco Messina, Costantino Nivola, Ugo Guidi, Piero Consagra, César Baldaccini, Arturo Carmassi, Marcello Tommasi, Dani Karavan, Niki de Saint Phalle, Jean Michel Folon, Igor Mitoraj, Helidon Xhixha.
Tredici autoritratti di grandi artisti
Il nucleo centrale della mostra – curata da Monica Alderotti, Chiara Celli e Vanessa Gavioli – è accolto nelle Sale Putti e nel Capitolo del Chiostro, dove sono allestiti tredici autoritratti, diciannove bozzetti e due sculture.
“Nata nel Seicento, la collezione degli autoritratti degli Uffizi è unica anche perché continua ad essere incrementata ancora oggi, grazie ad acquisti di opere del passato e a donazioni di importanti artisti contemporanei: proprio su questo versante si concentra la mostra di Pietrasanta, a dimostrazione che l’attenzione all’oggi è essenziale alla vita del museo” spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
In queste opere, il vincolo di raffigurare l’esteriorità fisica per addentrarsi nel difficile compito di dare una forma alle molteplicità dell’io diventa sempre più labile. La verosimiglianza della fisionomia, ancora presente litografie di Pietro Consagra e di Francesco Messina scompare nei bozzetti di César Baldaccini, in cui l’immagine è deformata e nelle serigrafie di Niki de Saint Phalle, universo astratto di forme e colori.
L’acquerello di Jean Michel Folon parla della moltiplicazione dell’identità, dell’uno che diventa uno tra tanti e tutti uguali. Poi ci sono gli autoritratti tridimensionali come quello di Igor Mitoraj e di Marcello Tommasi, entrambi ispirati alla cultura classica, e di Helidon Xhixha, in cui l’osservatore si specchia nello sguardo dell’artista fino a perdersi.
I tesori del Museo dei Bozzetti
I bozzetti presentati in mostra coprono cento anni di presenza a Pietrasanta di grandi artisti. La carrellata si apre, infatti, con Francesco Messina, giunto in città nel 1922, e si chiude con Helidon Xhixha che lavora oggi sul territorio.
“Il Museo dei Bozzetti non è un semplice contenitore, ma vive di continue relazioni, grazie alla forte interazione che ha stabilito con il suo territorio di riferimento, rappresentato in primis da Pietrasanta, ma anche dal più ampio comprensorio apuo-versiliese, con echi e riflessi internazionali – spiega il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – qui si trovano una grande scelta di pregiata materia prima, il marmo, e maestri artigiani di altissimo livello per i quali giungono a Pietrasanta artisti provenienti da ogni parte del mondo”.
Ogni bozzetto racconta la sua storia. Alcuni conservano note autografe dell’artista, oppure indicazioni ad uso e consumo degli artigiani, mentre un caso particolare è il modello dell’opera “La nascita di Venere“ di Igor Mitoraj che contiene un disegno a grafite di mano del maestro, caso unico nel panorama dei suoi lavori, sia in marmo, sia in bronzo. Il bronzo, che di soluto è esposto nella collezione del Consiglio regionale della Toscana, si trova a Pietrasanta proprio per la mostra, insieme al suo bozzetto.
Una parte delle opere realizzate a partire dai bozzetti sono ora esposte nel Parco Internazionale di Scultura di Pietrasanta, ma la maggioranza ha trovato casa in piazze, parchi, collezioni pubbliche o private di tutto il mondo. La Pregnant Nana di Niki de Saint Phalle si trova a Washington, al National Museum of Women in the Arts, mentre il pannello decorativo di Dani Karavan è esposto in dimensioni monumentali all’Israel Diamond Exchange di Ramat-Gan in Israele.