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“Firenze domani” si gioca il futuro con le nuove infrastrutture

Il progetto-laboratorio voluto da Confindustria e Fondazione Cr Firenze: le grandi opere valgono un punto Pil e migliaia di posti di lavoro

firenze duomo vista dall’alto strade

Firenze domani“: un progetto-laboratorio di proposte e idee per progettare e disegnare la città del futuro. Oltre 80 interventi, proposte e riflessioni di altrettanti protagonisti del dibattito pubblico cittadino riuniti in un volume da Confindustria Firenze e Fondazione Cr Firenze.

Un progetto-laboratorio per Firenze domani

Firenze domani” è la più grande antologia mai realizzata a Firenze sulle prospettive future della città. Il progetto-laboratorio messo a punto dalle imprese per il territorio in cui operano è stato presentato nel corso di un evento pubblico all’auditorium della Camera di commercio a Firenze.

Per il presidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi, “spetta all’Italia scommettere sulle sue città metropolitane, che concentrano gran parte del Pil e della popolazione, che sono snodi economici con forti legami con l’estero e sedi dei maggiori centri di ricerca e istruzione universitaria. Firenze metropolitana fa parte di queste realtà; e questo volume è dedicato alla sua ‘riprogettazione‘”.

Le infrastrutture del futuro: un punto Pil per Firenze

Centrale il ruolo giocato dalle grandi infrastrutture strategiche cittadine. Per la Firenze del futuro “aeroporto, stazione dell’Alta Velocità, tramvie e polo fieristico valgono un punto strutturale di Pil e migliaia di posti di lavoro” ha affermato Maurizio Bigazzi.

Opere che sono porte internazionali – ha aggiunto -, passaporti per il mondo globale, i cui costi del non fare ‘cubano’ miliardi di euro. E fanno anticamera da decenni“. Bigazzi ha anche citato “l’indotto in termini di modernizzazione della città, come nel caso dello Stadio per l’intero quartiere di Campo di Marte. E tutto questo al netto dell’impegno, concreto e fortissimo, del Comune e della Regione. E al netto dei lacci, dei poteri di veto e delle zavorre, imposti dalle burocrazie, dai comitati e dalle logiche del ‘No a tutto‘”.

nuovo stadio franchi firenze – rendering

Fra gli acceleratori di Pil, ha sottolineato il presidente di Confindustria Toscana, “ricordiamo le infrastrutture per la transizione energetica. Perché il paradigma del nuovo sviluppo è green: e noi possiamo essere una realtà di punta a livello nazionale, grazie agli investimenti nell’autoproduzione di energia o nel ricorso a fonti alternative e rinnovabili“.

Firenze domani, né libro dei sogni né pamphlet

Questo volume non vuole essere un libro dei sogni né l’ennesimo pamphlet di buoni propositi“, ha affermato Luigi Salvadori, presidente della Fondazione Cr Firenze. E ha aggiunto: “la stagione del Covid ha reso drammaticamente evidente e urgente mettere mano a quei processi urbanistici e sociali che possano adeguare i nostri centri alle nuove esigenze di abitabilità e alle nuove abitudini che la pandemia ha fortemente mutato“.

Firenze Domani“, edito da Mandragora, può essere richiesto (gratuitamente) nella sede di Confindustria Firenze.

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