“Siamo contenti di tornare a Firenze: una città che ci ha già ospitato diverse volte. Lo storico è anche a nostro favore. Abbiamo già vinto qui: fatto un risultato storico contro il Sudafrica e contro l’Australia abbiamo fatto una grandissima partita“. Il team manager della nazionale azzurra di rugby, Giovanbattista Venditti, presentato così la sfida tra Italia e Australia valida per l’Autumn series test match e in programma il 12 novembre (ore 14) allo stadio Franchi di Firenze.
L’Italrugby torna nel capoluogo toscano per la settima volta in dodici anni e, per la terza volta, incontra al Franchi i Wallabies australiani: i precedenti sono datati 2010 e 2012, con la sfida di dieci anni orsono che vide l`Italia mancare di un soffio il pareggio, fallendo allo scadere il piazzato del 22-22.
“L’Australia – ha aggiunto – è sicuramente una squadra fortissima, stanno vivendo un bel momento, quest’estate hanno giocato molto bene, fanno vedere un rugby di altissimo livello. I nostri ragazzi però sono pronti, le franchigie hanno iniziato molto bene questo campionato quindi siamo molto fiduciosi“.
Dallo stadio Franchi, ha spiegato Venditti, “ci aspettiamo tanto calore come è già successo in passato. Nulla di nuovo quindi però sempre bello vedere la passione della gente che ci dimostra ogni volta“.
Per sabato 12 novembre, seconda giornata delle Autumn Nations Series, Lamaro e compagni potranno contare sul calore dei supporter in arrivo da tutta la Toscana e da tutta Italia: in oltre ventimila sono attesi per sostenere gli Azzurri reduci dalla netta vittoria di Padova contro Samoa. Risultato che ha rilanciato l’Italia di Crowley al dodicesimo posto del ranking.
Il presidente federale Marzio Innocenti ha chiesto almeno due vittorie nei prossimi Autumn test match: “Le due vittorie – ha replicato Venditti – sono alla portata. La gara contro l’Australia può sembrare più proibitiva perché loro sono campioni del Mondo in carica. Sarà la fine di un anno molto intenso dal punto di vista fisico da parte degli atleti ma è giusto settare degli standard alti come fa il presidente. Sarà poi compito dei responsabili tecnici e dei giocatori quello di trasformare questo tipo di pressione in qualcosa di buono“.
Per l’Italrugby “è un momento sicuramente importante. Siamo all’inizio di un ciclo cominciato un anno e mezzo fa con il nuovo staff tecnico. Siamo ad un anno da un importantissimo palcoscenico come quello del Mondiale, il gruppo è giovane quindi ad ampio raggio: ci dà tanto di cui sperare, poi nel frattempo ci son le criticità di un gruppo giovane. La squadra comunque lavora alla grande: nonostante la giovane età sono molto responsabili“.