Una nuova scuola di cantautorato in Toscana per trovare e valorizzare i nuovi talenti. Una sorta di X Factor in salsa fiorentina. Il corso, presentato nel palazzo del Pegaso, inizierà a novembre e sarà ospitato nella sede di Medialab. La conclusione a giugno con la messa in scena di uno spettacolo insieme a tutti i partecipanti.
A raccontare come è nata questa avventura Riccardo Azzurri cantautore fiorentino. Aveva da tempo in mente questo progetto. Ha trovato nella Medialab la partner ideale. L’obiettivo è di trovare nuovi talenti. “La scuola non ha intenzione di forgiare nessuno, non vogliamo dare un imprinting a chi si presenterà, ma il nostro scopo è solo quello di cercare una gemma – ha puntualizzato – Ci sono tante persone che hanno scritto qualcosa e l’hanno messa in un cassetto. Non sanno come musicarlo, e noi ci mettiamo in gioco. A Firenze non è mai stata fatta e in Toscana non esiste. Penso che questo progetto possa avere un cammino lungo”.
Con Riccardo Azzurri a spiegare il progetto Fulvio Vasarri, cantautore e presidente dell’associazione culturale Medialab: “Si tratta di una nuova forma per coinvolgere persone che hanno talento. Un modo per dargli una preparazione tecnica, nella fase fondamentale della formazione artistica. Visto che l’associazione è da 23 anni sul territorio come scuola di musica abbiamo deciso di creare un progetto per poter dire che inizia una scuola fiorentina del cantautorato che non c’è mai stata”.
Ad appoggiare subito il progetto della scuola di cantautorato Silvia Papucci: la vicepresidente di SPManagement Arte Cultura e Spettacolo ha ricordato come da ormai dieci anni l’associazione aiuti i giovani talenti e chiunque voglia mettersi in gioco in qualsiasi attività. Non farà mancare l’aiuto anche per il progetto cantautorato.
A mandare gli auguri per la nascita della nuova scuola, promettendo una futura possibile collaborazione, uno dei cantautori più popolari della musica italiana degli anni Sessanta Don Backy.
Una buona notizia per la presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale Cristina Giachi: “Abbiamo molte esperienze attive sul cantautorato, ma una nuova scuola, un centro di formazione è un fatto importante. Io credo che noi dobbiamo sempre di più rendere consapevoli i nostri cittadini che la cultura non è un ambito ricreativo. Si tratta di un settore che richiede molta formazione professionale, preparazione, nel quale si lavora e si crea lavoro”.
Giachi ha sottolineato “l’opportunità di creare prodotti che vengono fruiti e creano circolazione economica“. Nel caso della scuola di cantautorato fanno anche “aumentare il senso di appartenenza a un luogo e si tratta di prodotti che fanno stare meglio“.
La scuola di cantautorato ha concluso Cristina Giachi “è un investimento strategico in lavoro, innovazione e molta occupazione giovanile”. In linea con il progetto Fai contare la Cultura. Toscana creativa 2030.