Marilyn Monroe assorta nella lettura, il carisma di Che Guevara e le lacrime di Jackie Kennedy. E ancora gli amati cani e i baci cinematografici. Il mondo di Elliott Erwitt è in mostra a Villa Bardini dal 20 ottobre al 22 gennaio. Un omaggio al maestro della fotografia che ha tagliato il traguardo delle 94 primavere.
L’ultima mostra in città, dedicata allo sguardo ironico e surreale di Elliott Erwitt risaliva a quasi 20 anni fa. A Villa Bardini ci sono alcuni dei migliori scatti icona di uno dei fotografi più celebri di tutti i tempi. La retrospettiva, circa 70 immagini eccellenti, si intitola semplicemente ‘Elliott Erwitt Photographs’.
L’esposizione è promossa da Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, a cura di Biba Giacchetti, con il coordinamento di Melissa Camilli e Francesca Lanuara e in collaborazione con Sudest57.
Dai ritratti delle star agli amati cani
Il percorso espositivo celebra la lunga vita professionale del fotografo tra aneddoti e retroscena. L’obiettivo di Elliott Erwitt ha catturato uno spaccato della storia e del costume del Novecento. Un viaggio attraverso ritratti di grandi star del cinema, potenti del mondo, gente comune nella sua intimità. E i cani, metafora del genere umano.
Gli scatti esposti sono scelti dalla curatrice Biba Giacchetti insieme allo stesso Erwitt: ne emerge una realtà surreale, talvolta ironica. Ecco i ritratti di un sorridente Che Guevara, di una stralunata Marlene Dietrich. I tanti scatti per raccontare Marilyn Monroe in una dimensione quasi privata. Ma ci sono anche Nixon che punta il dito a Krusciov.
Chi ama i cani troverà lo scatto del chihuahua in maglioncino, o il cane sospeso al guinzaglio del suo padrone. E poi romantici baci: da quello riflesso nello specchietto dell’auto agli innamorati a Parigi. In mostra anche foto private: dalla primogenita Ellen, ancora neonata osservata nel letto dalla madre agli autoritratti ironici di Erwitt.
In mostra gli scatti preferiti di Erwitt
Erwitt ha scelto pezzo per pezzo insieme alla curatrice, per poi stampare personalmente ogni fotografia. Davvero una mostra dove si ritrovano le immagini non solo più famose, ma anche le foto da lui più amate.
“Elliott Erwitt non è solo l’autore delle immagini – racconta la curatrice Biba Giacchetti, che collabora con Erwitt da 25 anni – è anche il curatore della collezione. Ha creato un percorso che fosse il concentrato della sua genialità ed ironia, del suo sguardo sul mondo: dai suoi cani antropomorfi ai potenti della terra, dalle grandi star del cinema, una su tutte Marilyn, ai suoi bambini. Un compendio unico di umanità leggerezza e profondità”.
L’amicizia (e il vino) con Sting
Nel percorso espositivo anche un filmato esclusivo di Hudson Lines, girato a casa di Erwitt, in cui il fotografo si racconta. A margine della presentazione un curioso inedito: Elliott Erwitt e Sting sono grandi amici: hanno casa nello stesso palazzo a New York. Spesso il fotografo è stato ospite del cantante nella sua tenuta Il Palagio a Figline. Quando l’ex Police ha prodotto il vermentino “Baci sulla bocca“, gli ha concesso di usare il famoso scatto del bacio riflesso nello specchietto.
Villa Bardini e i testimoni del tempo
La celebre villa che domina Firenze si conferma una sede ideale per celebrare i ‘testimoni del tempo’ più interessanti e originali della scena mondiale. “Ancora una mostra dedicata ad un maestro dell’immagine – dichiarano i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – dopo il grande successo di ‘Fotografe’. In questo caso il protagonista è un artista universalmente riconosciuto per la delicata ironia del suo scatto. Le sue foto fanno parte della nostra memoria collettiva. Sono un inno alla vita di un elegante signore di 94 anni. Un artista che non ha ancora perso il gusto di smitizzare, col suo stile inconfondibile, le crescenti ansie dell’oggi’’.