Promozione sostenibile, e circolare, per l’agricoltura e la filiera corta pratese. Da oggi la valorizzazione delle produzioni agroalimentari passerà sempre più dal Tavolo sull’Agricoltura Urbana Sostenibile. [/mark]L’obiettivo è di sostenere l’economia locale urbana e periurbana del territorio.
Il documento che ne ufficializza la nascita è stato firmato dal Comune di Prato. Nell’elenco dei firmatari: Pin Polo Universitario Città di Prato, Ciao Toscana Centro, Federazione Interprovinciale Coldiretti Firenze Prato, Associazione Mercato Terra di Prato, Unione Pratese degli Agricoltori, Confartigianato Imprese Prato, Confesercenti Prato, Confcommercio Pistoia e Prato, CNA Toscana Centro, Pane di Luna APS.
Questo Tavolo rientra nella strategia “Prato Circular City“, promossa dal Comune di Prato. L’obiettivo è facilitare la transizione verso l’economia circolare. I principali output sono stati individuati attingendo al Next Generation Prato, un documento programmatico grazie al quale la città si è allineata alle priorità individuate dal Pnrr a livello nazionale e dal Recovery Fund a livello europeo.
L’impegno di tutti gli stakeholder del territorio è indirizzato a riunirsi per pianificare le politiche strategiche per l’attuazione di percorsi virtuosi, ridurre gli scarti agroalimentari e spingere al consumo responsabile in chiave di economia circolare.
Si punta inoltre alla definizione di un modello di governance che coordini la gestione del territorio agricolo, la produzione agricola periurbana e quella urbana e allo sviluppo di un sistema agricolo urbano circolare basato sui saperi e sulle eccellenze del territorio applicando politiche sostenibili e di innovazione. Un Piano di Azione per un Sistema Agricolo Urbano Circolare per Prato, che sarà parte integrante del Piano Strutturale – Agenda Urbana Prato 2050.
“Il protocollo si inserisce nel più generale progetto di Prato Circular City per costruire politiche sulla gestione del territorio agricolo – ha commentato l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Valerio Barberis – L’obiettivo è di realizzare un’idea della città in cui il tema dell’agricoltura è sicuramente centrale per la gestione ecologica e ambientale strettamente connesso con la produzione agricola e agroalimentare. Nel concreto – ha concluso Barberis – il protocollo si traduce in tavoli di lavoro che possono riguardare, ad esempio, il rapporto tra produzione agricola locale e le mense pubbliche, oppure ancora la possibile relazione tra aziende del distretto tessile e l’agricoltura“.
“Il tema dell’agricoltura e dell’agroalimentare si inserisce in una strategia più generale, che a sua volta mira a guardare anche ai modelli in materia a livello regionale e nazionale – ha dichiarato l’assessora alle Attività Produttive Benedetta Squittieri – Da questo lavoro condiviso possono consolidarsi e rafforzarsi non solo le scelte prese insieme, ma può anche essere sistematizzata la distribuzione delle competenze tra gli attori che affrontano il tema. In questo, la presenza anche del PIN tra i firmatari, e quindi del mondo della ricerca, qualifica e dà valore al lavoro futuro“.
“Questo protocollo è una prova tecnica di trasmissione della strategia di economia circolare dall’ambito del tessile a quello alimentare – ha concluso la presidente del PIN Daniela Toccafondi – Questa è una prova di coerenza complessiva per la città di Prato: ovvero, ovunque si applichino certi concetti, questi possono diventare un modello di successo indipendentemente dal settore. Pertanto, la sfida non è legarsi a delle tradizioni, ma unire le due tradizioni, tessile e agricola, con la volontà di guardare a tempi che collocati nel futuro“.