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“FánHuā Chinese Film Festival”, in Toscana una finestra sul cinema cinese

La manifestazione, diretta da Gianni Zhang, si tiene dal 20 al 23 ottobre al cinema La Compagnia di Firenze. In programma 15 film, tra lunghi, corti, documentari e animazione, per un viaggio nella Cina di ieri e di oggi. Tra gli eventi speciali, una cooking class per imparare le ricette della cucina cinese

FánHuā Chinese Film Festival

Dopo il debutto nel 2021, a Firenze la seconda edizione del festival del cinema cinese

Sarà un vero e proprio viaggio cinematografico alla conoscenza della Cina di ieri e di oggi, quello proposto da FánHuā Chinese Film Festival, la manifestazione diretta da Gianni Zhang, in programma al cinema La Compagnia di Firenze, dal 20 al 23 ottobre. Un tour in 15 film, tra tradizione e innovazione, che porta nel capoluogo toscano un “varietà di fiori che sbocciano”, come recita la traduzione in italiano del titolo del festival.

Ad aprire il FánHuā Chinese Film Festival, il 20 ottobre sera, sarà la proiezione de L’ultimo Imperatore, di Bernardo Bertolucci a 35 anni dalla prima proiezione in Italia, un vero kolossal epico-biografico, pluripremiato con nove Premi Oscar e nove David di Donatello, che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione artistica tra l’Italia e la Cina, che si terrà alla presenza di Fabien Gerard, collaboratore di Bertolucci nel film e in rappresentanza della Fondazione Bertolucci.

Ad accogliere a Firenze la nuova iniziativa cinematografica, nata nel 2021 grazie ad un’idea di Gianni Zhang e alla sua grande passione cinefila, La Compagnia, la casa del cinema della Regione Toscana. «Siamo particolarmente lieti di ospitare a La Compagnia, anche quest’anno, un festival che proietta uno sguardo sempre più attento su una realtà cinematografica al tempo stesso innovativa e ricca di tradizione” – ha affermato il Presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio – “Il FánHuā Chinese Film Festival, grazie ai film proposti, metterà a confronto diverse e molteplici visioni della realtà, porterà gli spettatori alla conoscenza di una cultura che ha tanto da raccontare e si creeranno relazioni e scambi culturali, sicuramente destinati ad avere continuità e a durare nel tempo».

«Il valore culturale e sociale di questa rassegna si inserisce perfettamente nel contesto della nostra regione che, negli anni, ha sempre dato al cinema un ruolo preminente all’interno delle scelte di politica culturale”dichiara Cristina Giachi, presidente della commissione Cultura e Istruzione del Consiglio regionale della Toscana –  “In questa seconda edizione, il FánHuā Chinese Film Festival consolida i legami tra ‘tradizione’ e ‘contemporaneità’ e offre uno spazio considerevole alle produzioni femminili e ai nuovi talenti; questo Festival è un invito alla scoperta delle connessioni che esistono tra culture geograficamente distanti. Il cinema continua così ad essere uno dei mezzi più potenti di conoscenza e critica della realtà. Un settore che cercheremo di rafforzare anche grazie al percorso partecipativo degli Stati Generali della Cultura. “Fai Contare la Cultura. Toscana 2030”, avviato a luglio da Giunta e Consiglio regionale».

«Quest’anno il FanHua Chinese Film Festival” – spiega il Presidente, Gianni (Xiuzhong) Zhang – “ha voluto allargare il proprio orizzonte, offrendo non solo un ricco programma cinematografico, ma un’offerta culturale a 360°. Grazie ai dibattiti, ai workshop e alle conferenze organizzati durante Il Festival, vogliamo offrire agli spettatori e alla città nuove e diverse conoscenze sulla cultura cinese nel suo complesso, avvicinando il pubblico italiano alle molteplici realtà della Cina di ieri e di oggi, coinvolgendo anche i residenti cinesi dell’area fiorentina e pratese. Con l’auspicio che il FánHuā Chinese Film Festival possa raggiungere sempre più persone e ampliare ancora di più il suo pubblico e coinvolgere anche le giovani generazioni, non solo all’interno della sala cinematografica, ma nei tanti eventi collaterali che vanno ad arricchire il panorama culturale fiorentino».

Il programma del FánHuā Chinese Film Festival 2022

Le proiezioni del festival del cinema cinese di Firenze iniziano il 20 ottobre alle 18.00, con Wind di Dadren Wanggyal, racconto tutto al femminile, storia di una madre single – e della volitiva figlia – nella lotta per la sopravvivenza e la dignità, in un villaggio tibetano dominato da tradizioni ataviche patriarcali, film premiato come Miglior Opera Prima ai Golden Rooster 2021. In prima serata, il citato evento all’insegna del grande  cinema firmato da Bernardo Bertolucci. Il secondo giorno, venerdì 21 ottobre, sarà dedicato ai “nuovi talenti” e ai loro corti: si parte alle 15.30 con Where the Leaves fall di Xin Alessandro Zheng, che sarà presente in sala, e si prosegue con The Blue Boy, di Wang Chenxu, I have no Legs and I must run, di Li Yue, Standard Temperature, di Yu Zhouchunyu, A Short Story, di Bi Gan. Alle 18.00  in programma la prima europea di Karma, di Zheng Peike e, in chiusura, in prima serata (ore 21.00) One and Four, di Jingme Trinley, thriller mozzafiato sullo sfondo di una foresta innevata, di vago sapore tarantiniano. Sabato 22 ottobre, la terza giornata del festival è dedicata agli “sguardi femminili”: alle 15.30, si inizia con la prima europea di The Chanting Willows, di Dai Wei, sentimenti, sensibilità e triangolazioni tra due cantanti d’opera e un pittore di ventagli, sullo sfondo della Cina degli anni Novanta. Alle 18.00, sempre in prima europea, sarà la volta di B for Busy, di Shao Yihui, commedia sentimentale, ambientata i giorni nostri, ma che racconta la Shanghai tradizionale. Alle 21.00, sul grande schermo,  Hi, Mom, di Jia Ling, sorprendente campione d’incassi al botteghino cinese del 2021, che racconta tra commedia e commozione, il tentativo di una figlia di recuperare il rapporto con la madre: un film che è stato definito un “ritorno al futuro al femminile”, in salsa cinese, che è valso a Jia Ling il Golden Rooster come Miglior Attrice.

L’ultima giornata del festival, domenica 23 ottobre, è dedicata a un parallelismo tra passato e presente con una giornata che mette a confronto pellicole recenti a un grande classico della cinematografia cinese. Alle 15.00 in programma New Gods: Nezha Reborn, di Zhao Ji, film d’animazione dedicato ai più piccoli; alle 18.00 si prosegue con A Marble Travelogue, di Sean Wang, documentario sulla rotta del commercio che porta il marmo bianco greco verso la Cina, per creare riproduzioni dell’arte ellenica, sotto forma di souvenir made in China venduti nelle località turistiche sull’Egeo, incisiva riflessione sulla globalizzazione.

A chiudere il festival – sempre domenica 23 ottobre – La Storia di Qiu Ju, del grande Zhang Yimou, parabola della caparbia Qiu Ju, giovane donna che per salvare l’onore del marito, decide di far causa al tracotante capo villaggio. Un grande classico del regista cult, interpretato dalla sua musa Gong Li, che trent’anni fa vinse il primo Leone d’Oro della Cina alla Mostra del cinema di Venezia.

Da segnalare inoltre, quest’anno, una collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, dove si terranno proiezioni e la video-installazione dell’artista Liang Shaoji (in collaborazione con ShanghART Gallery); la cooking class, in collaborazione con il Mercato Centrale di Firenze, per imparare a confezionare uno dei piatti più conosciuti al mondo: i ravioli cinesi.

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