Tra ottobre e dicembre quindici iniziative e un convegno in varie città toscane per promuovere il commercio equo e solidale e per far crescere la consapevolezza sul significato delle nostre scelte alimentari in relazione al rispetto dei diritti dell’uomo e dell’ambiente. È la campagna d’autunno sostenuta dalla Regione Toscana presso le Botteghe del mondo della Toscana per sensibilizzare le persone e le comunità rispetto a questi canali di commercio sostenibile e alle tematiche economiche, ambientali e e sociali che sono connesse al loro ruolo.
“Le Botteghe del mondo – ha spiegato l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli – sono luoghi dove si trovano opportunità concrete di consumo consapevole e sostenibile, ma anche di attività e confronto sui grandi temi legati allo sviluppo e alle sfide globali: il cambiamento climatico, il divario tra nord e sud del mondo, il rispetto dei diritti umani. Sosteniamo quindi volentieri un progetto che mette al centro l’impegno delle Botteghe del mondo e che vuole sensibilizzare rispetto alle possibilità del commercio equo e solidale, in sintonia con le attività e gli obiettivi regionali di cooperazione internazionale”.
“L’auspicio – ha aggiunto – è che queste attività favoriscano l’avvicinamento delle persone e delle comunità locali a queste realtà, soprattutto di giovani che in questi spazi possono trovare spunti concreti e preziosi di conoscenza e consapevolezza”.
Cosa significa acquistare equo e solidale?
Lo spiega Marco Bindi (associazione Villaggio dei popoli): “Significa scegliere di rispettare i diritti dell’uomo e dell’ambiente. I prodotti vengono da una filiera garantita, tutelata e controllata e danno al consumatore la sicurezza di acquistare un prodotto che non è certamente frutto di sfruttamento o di caporalato”
Le Botteghe del mondo in Toscana
In Toscana si contano attualmente 20 botteghe del commercio equo e solidale intorno alle quali ruotano circa mille volontari. Le botteghe, accanto alla attività di vendita e promozione di prodotti etici, si stanno sempre più affermando, attraverso le attività socioculturali che realizzano, come veri e propri punti d’incontro e riflessione sulla società attuale e le problematiche socioeconomiche e ambientali connesse alle relazioni intercorrenti tra il Sud ed il Nord del Mondo.
Il programma della campagna d’autunno
Le iniziative, una quindicina in tutto, hanno avuto una significativa anteprima il 1 ottobre Firenze con un evento su etica e alimentazione inserito nell’ambito del festival della transizione ecologica. Il resto degli eventi sono in programma a partire da questo fine settimana con due iniziative a Massa (sabato 15) e Siena (domenica 16) nel corso delle quali verranno inaugurate le nuove sedi delle Botteghe.
Seguiranno poi una serie di appuntamenti organizzati in varie città toscane e uniti da un filo conduttore: i temi del commercio equo e sostenibile, e il loro intreccio con quelli del cambiamento climatico e delle migrazioni.
Sabato 22 ottobre la campagna avrà per protagonista Pistoia (con una iniziativa sul cacao equo e solidale), il 28 e 29 ottobre si sposterà a Livorno e Prato, e ancora a novembre coinvolgerà Botteghe del mondo di Firenze (14), Lucca (il 19), e a dicembre quelle di Piombino (dal 5 al 10), Albinia (16), ancora Firenze (17), Pomarance, Perignano e Pisa.
Atto finale della campagna sarà un convegno regionale in cui sarà esaminato lo “stato dell’arte” delle Botteghe del mondo e dei loro progetti, le prospettive di crescita e le opportunità di sviluppo, anche in funzione degli strumenti normativi in essere e dei bisogni che emergono. Il convegno si collocherà idealmente nel solco degli eventi in cui si ricorderà il ventennale dal social forum europeo di Firenze.