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Cavalli volanti e ballerine, le opere monumentali di Signorini nelle piazze di Firenze

Fino al 31 gennaio 2023, le grandi statue in bronzo saranno in piazza del Carmine, piazza del Grano e piazza San Firenze. L’artista toscano torna con la mostra “Attraverso”

Antonio Signorini

Cavalli volanti lunghi 10 metri, danzatrici e guerrieri: tre piazze del centro storico di Firenze accoglieranno i bronzi monumentali dello scultore toscano Antonio Signorini fino al 31 gennaio 2023.  Un percorso espositivo della mostra “Attraverso” alla Oblong contemporary art gallery di Paola Marucci, con sedi anche a Dubai e Forte dei Marmi.

Piazza del Carmine, piazza del Grano e piazza San Firenze si arricchiranno di queste opere di arte contemporanea, che appaiono sorprendetemente leggiadre nonostante il peso e l’altezza, realizzate con la fusione bronzo. Ci sono i cavalli volanti di 10 metri, Arcturus e Sun, installati al centro di piazza del Carmine e i cui nomi emblematici fanno riferimento alle storie della mitologia greca e alle costellazioni. “Per me il cavallo è suono e luce – spiega l’artista – è stato il compagno di cui l’uomo si è servito per conquistare il mondo, il suono del suo movimento, del suo respiro echeggia in noi come una musica amica, come una voce ancestrale”.

Antonio Signorini trae continua ispirazione dalla storia antica e dal mito, come nel caso delle sculture monumentali in piazza San Firenze delle danzatrici Idra e Merope, alte quattro metri e cinquanta. Il nome della prima si riferisce all’Idra che è la più estesa delle ottantotto moderne costellazioni e rappresenterebbe l’ancestrale serpente o mostro marino che ritroviamo in molti miti del passato. Merope è invece una delle stelle della costellazione delle Pleiadi e, secondo il mito greco, una delle sette sorelle che accompagnano Artemide durante la caccia. Le due danzatrici affiancano il Guardiano del Cielo e quello della Fede, due figure ieratiche catturate in pose dinamiche e nell’atto di combattere.

Poi c’è Luce, una scultura inedita che rappresenta una maschera ancestrale, installata in piazza del Grano: una forma che attraversa spazio e tempo, che unisce passato e futuro. Il pensiero artistico di Antonio Signorini, infatti,  guarda ad un mondo lontano, ai disegni rupestri e graffiti dei deserti nordafricani e mediorientali. In nessuna delle sue opere sono rappresentati gli occhi, ma ciascuna figura ha un proprio sguardo: l’assenza degli occhi – è stato spiegato – non elimina lo sguardo ma lascia la libertà allo spettatore di dialogare con le opere, di guardare, pensare, immaginare quello sguardo che spesso è uno specchio e consente a ciascuno di interrogarsi sull’essenziale.

Le opere saranno esposte fino al 31 gennaio 2023 . “I bronzi di Signorini nelle piazze della nostra città dialogano con le architetture esistenti, danno nuova luce e nuova veste agli spazi pubblici, creano un vero e proprio museo a cielo aperto – ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Un esperimento che abbiamo fatto già in altre occasioni e in altre location, penso alla stessa piazza della Signoria che proprio adesso ospita un’opera di Moore. Le sculture dell’artista toscano sono maestose e longilinee nello stesso tempo, rimandano a storie e a tempi lontani ma sanno anche interpretare la contemporaneità in modo innovativo e sofisticato. Siamo davvero orgogliosi di aver portato a Firenze questi lavori”.

In continuo spostamento tra l’Italia, Londra e Dubai, Signorini trae ispirazione dai suoi viaggi: “Sono nato in Toscana e di casa in Europa, in Asia, in America, nel Medio Oriente – dice di sé l’artista –  “Attraverso” è viaggiare nel cosmo della vita. Senza un punto di origine che rende la vita un cerchio o un quadrato il modo diviene quello della spirale pulsionale”.

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