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Rigassificatore, sconti sulle bollette. Giani: “La piattaforma né a Piombino né a Follonica”

Chiusa la seconda conferenza dei servizi. La nave non sarà al porto per più di tre anni, definite anche le opere di compensazione: da una riduzione del 50% dei costi delle utenze per i cittadini alle politiche di tutela e salvaguardia, fino alle infrastrutture come strade e il parco delle rinnovabili

Eugenio Giani - © Paolo Lo Debole

Non più di tre anni nel porto di Piombino, compensazioni per il territorio (a partire dagli sconti in bolletta) e la piattaforma off shore non sarà né a Piombino né di fronte al golfo di Follonica. Si chiude così, dopo due ore di confronto, la seconda riunione della conferenza dei servizi sul rigassificatore di Piombino, l’opera pensata dal Governo per garantire cinque miliardi di metri cubi di gas l’anno necessari per diminuire la dipendenza dalle forniture russe.

Il presidente della Regione Eugenio Giani, che è anche commissario straordinario nominato dal Governo, spiega che “Snam ha messo a verbale che la nave rigassificatrice Golar Tundra non rimarrà nel porto di Piombino per più di tre anni e che la piattaforma off-shore, a cui sarà ormeggiata successivamente e la cui localizzazione è ancora oggetto di riflessione e studio, non sorgerà né davanti alla città di Piombino né di fronte al golfo di Follonica”.

Il memorandum delle opere di compensazione

Un elenco puntale di opere a compensazione per il territorio. Si chiama memorandum e la Regione Toscana lo formalizzerà con una delibera di giunta in attesa delle firma appena il nuovo Governo si insedierà. Cosa è previsto nell’elenco:

  • Lo sconto di almeno il 50 per cento in bolletta, per tre anni, a vantaggio dei cittadini e delle aziende di Piombino e degli altri comuni compresi nell’area di crisi industriale complessa, ovvero anche Campiglia Marittima, San Vincenzio e Suvereto. Giani propone di estendere i benefici pure a Follonica, tutta la Val di Cornia e l’isola d’Elba.
  • Le bonifiche, a carico dello Stato, della falda (costo aggiornato circa 88 milioni di euro) e dai detriti e scarti delle lavorazioni siderurgiche dell’alto forno: 500 mila metri cubi di terra da bonificare probabilmente, come chiesto dalla Regione, con un intervento di economia circolare. La spesa potrebbe essere di almeno 200 milioni di euro.
  • La strada di accesso al porto, con una nuova viabilità esterna all’abitato della città. “Vogliamo che la nuova viabilità che completa la 398 sia presto realizzata – dice Giani – 71 milioni di euro il primo lotto in carico ad Anas, altri 65 per il secondo”.
  • C’è anche il parco delle rinnovabili: fotovoltaico ed eolico sulle aree demaniali del promontorio e idrogeno verde, con un finanziamento già richiesto di 100 milioni di euro.
  • Investimenti sul porto e per la salvaguardia di pesca, itticoltura e turismo
  • Il riconoscimento di Piombino come zona logistica semplificata e zona economica speciale od equivalente, con 10 milioni di possibili agevolazioni fiscali per le imprese
  • Un fondo da 30 milioni di euro per altre agevolazioni, investimenti e politiche attive
  • Un milione l’anno ai parchi archeologici della Val di Cornia

I prossimi incontri

“Il metodo con cui stanno procedendo i lavori è quello giusto” si dice soddisfatto Giani. Confermato il calendario dei prossimi incontri: il 13 ottobre la riunione a Roma di tutti gli enti statali, il cui parere sarà espresso attraverso un rappresentante unico, e il 21 ottobre di nuovo a Firenze per concludere la conferenza e dar modo al presidente  di esprimere un parere entro il 27 ottobre. “Sto vedendo – conclude Giani – un lavoro molto costruttivo e serio da parte di tutti, che si stanno impegnando nell’interesse generale del buon andamento di una vicenda che tocca tutti gli italiani”.

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