Apre lunedì 26 settembre, il bando regionale che mette a disposizione 1 milione e 800 mila euro per favorire il ripopolamento delle aree periferiche. L’intervento rientra nella programmazione Por Fesr Toscana 2014-2020.
Obiettivi del progetto: rilancio dell’economia delle aree interne, montane o insulari, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto in conto capitale per lo sviluppo di progetti di economia collaborativa destinati all’utilizzo di tecnologie, servizi e infrastrutture digitali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
“Con questa misura – spiega l’assessore all’economia Leonardo Marras – facciamo un ulteriore passo avanti sulla strada della valorizzazione delle aree interne mettendo a disposizione delle comunità nuove risorse e strumenti. L’obiettivo è bando è sostenere progetti di creazione e sviluppo di imprese innovative, start up, ma anche spazi di coworking, come previsto in alcune esperienze già avviate, e attraverso questi creare nuove opportunità di lavoro e rivitalizzare i piccoli borghi toscani”.”Lo presenteremo meglio in occasione dell’Internet Festival. L’appuntamento – conclude Marras – è alle 15.30 di venerdì 7 ottobre nella sala del centro congressi Le Benedettine di Pisa”.
La gestione del bando è affidata a Sviluppo Toscana e le domande potranno essere presentate a partire da oggi, lunedì, esclusivamente on line dal portale del gestore https://accessosicuro.sviluppo.toscana.it/.
Informazioni sui contenuti del bando potranno essere richieste scrivendo a economiacollaborativa@sviluppo.toscana.it mentre per il supporto alla compilazione e per le problematiche di tipo tecnico si potrà contattare l’indirizzo supportoeconcoll@sviluppo.toscana.it.
Destinatari
Possono presentare domanda le Micro, piccole e medie imprese, soggetti titolari di partita IVA ed iscritti al R.E.A RTI/ATS, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Consorzi, Società Consortili compresi gli organismi di gestione dei Centri Commerciali Naturali (CCN).
E’ indispensabile avere sede legale e/o operativa in aree montane, aree interne o a rischio spopolamento e isole della Toscana. Sono ammessi tutti i settori produttivi ad eccezione di agricoltura, silvicoltura e pesca.
Entità del contributo e spese ammissibili
Il contributo non potrà superare il 60% del totale del progetto ammesso, da un minimo di 20.000 fino ad un massimo di 150.000 euro, e potrà essere richiesto anche per progetti già avviati, purché non lo siano da prima del 31 agosto 2021. Tutti si dovranno concludere entro giugno 2023.
Quelle per investimenti materiali per un importo che non superi il 40% del costo totale del progetto (opere murarie, macchinari, attrezzature, arredi anche usati, acquisto o noleggio con riscatto di mezzi mobili registrati), per investimenti immateriali per un importo non superiore al 40% del costo totale (consulenze qualificate, servizi qualificati di accompagnamento o specializzati di consulenza e sostegno all’innovazione, servizi di natura professionale non rientranti nelle consulenze), costi per il personale direttamente coinvolto nel progetto (non superiori al 30% del costo totale), spese per liquidità (acquisto di scorte, materie prime, utenze, affitti, canoni di noleggio) non superiori al 5%.