La poetessa Anna Segre ha vinto ieri la 34esima edizione del Premio Letterario Camaiore con la sua ultima opera “La distruzione dell’amore” (Interno Poesia), giunta alla terza ristampa. Il verdetto è arrivato al termine della cerimonia conclusiva con lo spoglio dei voti dei 50 membri della giuria popolare.
“Una bellissima sorpresa ancor più perché arrivata dalla giuria popolare, i lettori dunque, che hanno evidentemente ritrovato nei miei versi qualcosa anche di loro. Questa è la vera vittoria, la vera conquista – ha sottolineato Anna- Segre – riuscire ad arrivare integralmente, partendo dal particolare e dal personale, all’universale e quindi a tutti. Ringrazio l’organizzazione del Premio Camaiore per l’opportunità di cui non mi aspettavo affatto”.
A contendersi la vittoria, oltre alla Segre c’erano altre quattro raccolte poetiche, selezionate dalla giuria tecnica tra gli oltre 170 libri partecipanti: “Trilogia poetica” di Vito Giuliana, “Le crepe” di Franca Grisoni, “Nel deserto dell’ombra” di Silvio Mignano e “Apolide” di Mary B. Tolusso.
Premiati anche Tahar Ben Jelloun e Francesco Gallina
Tra gli ospiti della serata finale del Premio Letterario Camaiore, il presidente della Siae Giulio Rapetti in arte Mogol, per l’assegnazione del Premio Siae Under 35 che è andato a Francesco Gallina per la raccolta “Medicinalia” (Marco Saya edizioni).
Ad aggiudicarsi il riconoscimento della sezione internazionale è stato invece lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, autore de “Il razzismo spiegato a mia figlia’, testo tradotto in più di 25 lingue, che è stato premiato per la raccolta poetica “Dolore e luce del mondo” (La Nave di Teseo). Ad accompagnare lo scrittore alla serata finale del premio era presente la consigliera culturale dell’Ambasciata del Regno del Marocco Saloua Bentaher e il vice Console del Consolato del Regno del Marocco a Bologna Abdelali El Hachimi.