”Abbiamo il disperato bisogno che la protezione ambientale e il contrasto al cambiamento climatico entrino prepotentemente in Parlamento. Abbiamo bisogno che le istituzioni ascoltino davvero il mondo scientifico’‘, questo il messaggio che studenti e studentesse hanno lanciato oggi, venerdì 23 settembre, in occasione del Friday For Future, lo sciopero globale per il clima.
Ovunque, da Firenze a Siena, ragazzi e ragazze hanno sfilato in cortei apolitici per chiedere che il clima diventi prepotentemente una priorità. Per chi? Per tutti, per la società civile, e ovviamente per la classe politica.
Alla vigilia delle elezioni politiche la manifestazione per il clima è diventata infatti l’occasione per chiedere maggior responsabilità ai rappresentanti politici e una loro presa di coscienza attiva di questioni che per quei ragazzi in piazza con cartelloni, striscioni e manifesti sono già chiari e urgenti.
Tanti, migliaia i ragazzi oggi nelle piazze a conferma che Friday for Future, movimento nato dagli scioperi solitari di Greta Thunberg, è diventato una realtà che ha rotto i confini, una protesta globale, un’esigenza intergenerazionale. Nelle piazze di Firenze, Siena, Pistoia infatti non solo giovani, tante le rappresentanze anche della società civile.
I messaggi dalle piazze
Da Roma a Milano passando per Napoli, da Trieste a Bologna, passando per Torino, Firenze, Genova, Perugia, fino ad arrivare a Cagliari, Pescara, Bari e Potenza. Quaranta le piazze che si sono unite al coro, ovunque i sostenitori del movimento ambientalista hanno chiesto diritto al futuro, decisionalità, partecipazione, giustizia sociale. La questione ambientale per loro non è più rimandabile. A Firenze erano circa un migliaio, si sono ritrovati alle 9.30 in piazza della Santissima Annunziata, passando dal centro sono poi arrivati in piazza del Carmine. All’inizio del corteo un grande striscione con scritto “We are unstoppable – another world is possible”
“Abbiamo bisogno di rappresentanza e di speranza e tutto questo non è possibile senza partecipazione politica, indispensabile per restituire il potere decisionale alle comunità territoriali e alla società civile”, fa sapere invece il gruppo senese del movimento ambientalista in una nota.