Dal 18 settembre al 23 ottobre 2022 torna al Teatro Della Limonaia di Sesto Fiorentino l’Intercity Festival Montreal che da ormai trent’anni si occupa di diffondere in Italia e in Toscana la drammaturgia contemporanea.
Il festival si è imposto ben presto sulla scena italiana ed europea grazie alla sua forte identità artistica, introducendo per la prima volta in Italia grandi maestri del teatro internazionale come Sarah Kane, Robert Lepage, Rodrigo Garcia, Katona Josef, Jean-Luc Lagarce, O Bando, O Vertigo, Molissa Fenley, Derevo, Mark Ravenhill, Sergi Belbel, Philip Ridley, Hotel Modern e moltissimi altri ancora.
Intercity, nato nell’epoca del monopolio del cosiddetto teatro d’immagine, ha contribuito a riportare l’attenzione del pubblico italiano verso la nuova drammaturgia internazionale, traducendo e proponendo in scena tantissimi testi inediti attraverso produzioni e mise en espace – metodo che ha “rubato” ai canadesi e introdotto in Italia nel lontano 1992.
“30 anni fa il Festival Intercity ha fatto una delle scelte più fortunate della sua storia. – scrivono in una nota gli organizzatori – Ha attraversato l’oceano per scoprire il “freddissimo” Quebec. Eravamo ignari allora di quello che quel lungo viaggio aveva in serbo per noi tutti. Quello è stato l’anno in cui abbiamo scoperto che la drammaturgia contemporanea esiste, che un mondo diverso per il teatro è possibile e che il pubblico deve essere educato. Abbiamo scoperto che esisteva un termine per indicare delle letture sceniche più approfondite e utili dalle nostre, le “mise en espace”, che servivano soprattutto per testare il testo. Abbiamo scoperto dei grandi talenti che animavano i palcoscenici di questo Canada “diverso” e senza pensarci due volte abbiamo creato collegamenti e sinergie, abbiamo introdotto in Italia tutti questi meravigliosi artisti e abbiamo modificato la natura del nostro Festival. Infatti da lì in poi Intercity è stato il Festival della nuova drammaturgia internazionale in Italia. E con il passare degli anni questa sua vocazione è diventata sempre più forte.E nonostante sporadicamente il Festival abbia incluso nella programmazione dei Back to Montreal per tenere vivo il contatto con il teatro quebecchese, tornare oggi a dedicarne un’edizione intera trova spazio nella sua progettazione in modo naturale e armonico.”
Drusilla Foer per l’anteprima dell’Intercity Montreal Festival
Per lasciare “una finestra aperta” sull’edizione dello scorso anno dedicata all’Italia, la direzione artistica del Festival ha deciso di proporre come un’anteprima del Festival il 18 settembre e come sempre durante il tramonto, una nuova tappa del bellissimo progetto “Sento” a cura di Teresa Fallai, con musiche ed effetti sonori di Vanni Cassori.
Teresa metterà in scena “Tu non conosci la vergogna” di Drusilla Foer che ritornerà così alla Limonaia a 6 anni di distanza dal bellissimo debutto di Eleganzissima nel 2016, attraverso la voce di una grande attrice del panorama teatrale fiorentino.
Il programma dell’Intercity Festival Montreal
Dopo l’anteprima del progetto “Sento” con la prima assoluta in italiano (23, 24, 25 settembre) l’Intercity Festival Montral prende il via con uno dei capolavori della drammaturgia contemporanea, “Tom à la férme – Tom alla fattoria” di Michel Marc Bouchard. L’autore anche se è stato presentato per la prima volta in Italia proprio dal Festival, non ha mai goduto di una produzione vera e propria targata Intercity, e Tom, nonostante sia uno dei testi più rappresentati a livello internazionale, in Italia è stato presentato solo attraverso una mise en espace tempo fa a Viterbo. Tom si reca in campagna per partecipare al funerale del suo partner. Lì scoprirà che nessuno sapeva della sua vita privata e della sua omosessualità, tranne suo fratello, che gli impone violentemente il silenzio, facendo nascere una terribile relazione con Tom basata sulla sindrome di Stoccolma. La produzione sarà disegnata e diretta da Dimitri Milopulos con la traduzione di Francesca Moccagatta. In scena (in ordine di entrata) Olmo De Martino, Giulia Weber, Gabriele Giaffreda, Sonia Remorini.
Dall’edizione 2020 di Intercity, mossa dalla situazione di disagio che la nostra società sta attraversando e credendo fortemente che il teatro non è altro che cibo per le giovani menti, la direzione artistica del Festival, ha creato un nuovo progetto per i bambini dai 6 ai 10 anni sotto il titolo Intercity Young.
Il progetto ormai sperimentato con successo nelle due ultime edizioni dedicate all’Italia come finestra sulla drammaturgia per i piccoli spettatori, farà un ulteriore passo durante il prossimo Intercity, coinvolgendo nuovamente le giovanissime generazioni; “Canada in fabula” che avrà come epicentro le fiabe e la mitologia quebecchese e canadese, andrà in scena in prima assoluta (16, 23 ottobre) per la regia di Enrica Pecchioli.
Darà seguito alla programmazione (30 settembre, 1, 2 ottobre) un’altra prima assoluta in italiano. Un testo scomodo, ai limiti del possibile che va a toccare in modo intelligente uno dei temi più discussi negli ultimi tempi: il suicidio assistito. Si tratta del testo “La libertà” di Martin Bellemare, una produzione Teatro delle Donne, per la regia di Michele Mariniello con Teresa Fallai, Ciro Masella, Annibale Pavone, Lorenzo Volpe e Patricia Ciarloni. Mary e Paul sono una coppia sposata. Mary chiede insistentemente a Paul di cambiare lavoro, ma Paul non vuole. Lavora da anni in una nuova struttura statale, che offre un servizio innovativo. E adesso il diciottenne Max, figlio dei due, ha appena ottenuto un posto nello stesso servizio. Una pièce sulla responsabilità individuale, e sulle scelte che ricadono su chi ci sta accanto.
Due studi – mise en espace in prima nazionale vedranno la luce nella prima metà di ottobre. In ordine cronologico l’8 ottobre andrà in scena “Gli antichi odori”, bellissimo testo del padre della drammaturgia contemporanea quebecchese, noto per il suo Le Cognate, Michel Tremblay, a cura di Gogmagog per la regia di Tommaso Taddei, con Tommaso Taddei e Ciro Masella, tradotto da Pino Tierno.
A seguire il 9 ottobre andrà in scena “Coppie” di Frédéric Blanchette, tradotto da Paola De Vergori, della compagnia Il Lavoratorio, per la regia di Andrea Macaluso con Davide Dolores, Daniel Dwerryhouse, Chiara Renzi e Monica Santoro. “Non ci sono relazioni umane così teatralmente ricche come la coppia” – scrive Blanchette. “In una coppia, grazie ad una frase, si può già immaginare un mondo, un passato, un’intimità”. I temi affrontati, in maniera leggera ma mai banale, divertente eppure acutissima, nei brevi sketches che compongono questa scintillante pièce, sono numerosissimi: la separazione e l’infedeltà; l’amore a distanza e l’affermazione di sé. “I personaggi sono esseri che esitano a investire se stessi nel presente, pensando di poter sempre trovare di meglio altrove”.
Il progetto Intercity Connections, che nasce da una storica e felice collaborazione con il National Theatre di Londra e si sviluppa da ormai 25 anni all’interno della programmazione del Festival Intercity, farà parte del programma del Festival (11, 12, 13 ottobre) con nuove repliche delle produzioni di IC Connections 2022 che coinvolgono i tre istituti superiori sestesi: “Una serie di pubbliche scuse” di John Donnelly, “Noccioline” di Fausto Paravidino e “Le crisalidi” di David Harrower.
Arricchirà la programmazione strettamente quebecchese (15, 16 ottobre) un lavoro di creazione tratto dal romanzo “The Handamaid’s Tale – Il racconto dell’ancella” della canadese Margaret Atwood con Viola Graziosi, per la regia di Graziano Piazza, prodotto da Teatro della città. Il racconto dell’ancella è un romanzo distopico scritto nell’85 dall’autrice canadese, tornato alle cronache per il grande successo della serie televisiva “The Handmaid’s Tale”, che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne in tutto il mondo. Nella nostra esperienza di esseri umani ci ritroviamo talvolta a cogliere i segni del cambiamento senza ascoltarli troppo, demandando la nostra responsabilità ad altri e pensando che tutto procederà sempre più o meno bene. Poi quando è ormai troppo tardi, ci accorgiamo che il cambiamento ci ha superato e siamo diventati vittime della nostra stessa indolenza.
La chiusura invece della 35° edizione di Intercity sarà riservata a tre nuove repliche (21, 22, 23 ottobre) della nuova edizione di “Dracula” di Barbara Nativi che ha debuttato con enorme successo di pubblico e di critica durante l’ultima edizione del Festival, ancora sotto i segni restrittivi della pandemia. Il testo è stato rivisitato drammaturgicamente da Dimitri Milopulos che ha curato anche la regia e le scene. In questo complesso lavoro drammaturgico, Dracula non è un estraneo. Non è un ospite malvagio. È una parte di noi. Una parte oscura che non permettiamo a noi stessi di lasciar emergere. Dracula è andare oltre. Dracula é vivere la vita fuori da tutte le nostre preconfezionate prigioni. Viverla nella sua arrogante bellezza, nella oscura natura, nella sua estrema violenza. Nel cast dello spettacolo troviamo artisti della scena come Teresa Fallai, Annibale Pavone, Daniele Bonaiuti, Chiara Renzi, Elena Talenti e Niccolò Curradi e le musiche originali di Marco Baraldi.