Riparte la scuola, senza mascherine e controllo della temperature all’ingresso. Via dunque quella ritualità di sanificazione a cui eravamo tutti abituati. Via anche la tanto discussa dad-didattica a distanza, anche per chi è positivo al Covid. Un ritorno a prima del marzo 2020, il mese spartiacque tra il prima e il dopo pandemia. Resta qulche norma di igiene e qualche accorgimento in più (come la mascherima per chi ha il raffreddore), ma in Toscana il 15 settembre tutti sui bianchi, con accanto il compagno di sempre.
I numeri del ritorno a scuola in Toscana
Sono 458.491 gli studenti toscani che il 15 settembre rientreranno a scuola nelle 22.024 classi. Sono 16.849 gli studenti con disabilità. In particolare: si contano 56.034 i bambini nelle scuole dell’infanzia; 134.533 gli alunni nella scuola primaria; 95.671 gli studenti di quelle di primo grado. Sono invece 172.253 gli studenti negli istituti di secondo grado: 87.784 nei licei, 51.861 a indirizzo tecnico e 32.653 nei professionali.
Sul fronte docenti, secondo i dati forniti dal ministero, sono 3.602 il totale degli incarichi e delle nuove immisioni in ruolo.
Puntuali arrivano gli auguri di buon inizio dal ministero dell’Istruzione, che vede in questo anno 2022/2023 “quel ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte”. E ancora: “È la scuola della ripartenza – ha detto il ministro – Tutto il Paese ha bisogno di ripartenza, di guardarsi negli occhi. Il governo ha ritenuto che la fase di emergenza fosse conclusa, abbiamo perso molto. Ma siamo pronti per ogni evenienza. Teniamo monitorata la situazione in ogni parte del Paese”.
Le nuove misure anti-Covid
Più che di nuovemisure, si deve parlare di un allentamento importante delle regole anti-contagio.
Le mascherine in classe non serviranno più e per accedere ai locali scolastici non è prevista alcuna forma di controllo preventivo, come la misurazione della temperatura. La permanenza in classe è consentita anche se si ha solo un raffreddore, ma in questo caso è raccomandata la mascherina. Dispositivi di protezione raccomandati anche per le persone fragili.
Se durante la permanenza a scuola, il personale scolastico o l’alunno presentano sintomi covid è previsto il trasferimento in una stanza isolata e, se minori, vengono avvisati i genitori. Per chiarezza, devono presentarsi: sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea, perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa. Gli alunni positivi potranno rientrare con un test negativo, anche rapido in farmacia. Per la classe non sono previste misure di isolamento e quarantena, se non quelle indicate dalle circolare dello scorso marzo che indica le nuove modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti (autosorveglianza e uso della mascherina).
L’altra novità è che gli alunni positivi non potranno più seguire le lezioni a distanza.