Economia, ambiente, comunità. Sono alcuni dei temi centrali del prossimo festival nazionale dell’Economia Civile in programma a Firenze, nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, dal 16 al 18 settembre. Il festival, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, coinvolgerà giovani, cittadini, imprenditori, amministratori pubblici, associazioni ed organizzazioni sensibili alla necessità di un nuovo paradigma di sviluppo .
Nato da un’idea di Federcasse (l’associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo, il festival nazionale dell’Economia Civile si è ormai accreditato come un evento di particolare interesse su temi che pongono al centro l’uomo, il suo valore come individuo, il bene comune.
La scelta di Firenze, città umanista
“Firenze è stata scelta per essere la casa di questo Festival poiché ha le sue radici nell’Umanesimo – ha spiegato il sindaco di Firenze durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione – Oggi, però, c’è bisogno di un nuovo Umanesimo, che deve ribaltare il paradigma: l’umanità non può pensare di bastare a se stessa, ma deve rimettere al centro di tutto la terra, la natura e la sostenibilità . Nel nuovo Umanesimo deve esserci rispetto per tutto ciò che ci circonda”.
E sarà proprio questo l’obiettivo dei dibattiti che si terranno durante la tre giorni del Festival: riscoprire valori e punti di riferimento su cui fondare la società. Ripensando anche i rapporti economici, ripartendo dalla relazione tra gli uomini e dai territori. Per dirla con le parole del sindaco fiorentino: “Dobbiamo restituire un’anima all’economia”.
Economia come etica
Stare bene e in buona compagnia è il tema di questa edizione che in questa fase di incertezza ci pone l’attenzione sulla crescente domanda di senso del vivere che le persone si pongono rispetto al loro lavoro e alla qualità della vita. Tanti gli interventi previsti nel programma 2022 del Festival dell’Economia Civile attraverso i quali affrontare ed esplorare le opportunità per un vivere sociale ed economico più sostenibile e di qualità. Tra i relatori, molti volti noti del giornalismo a moderare dibattiti e interventi di esponenti politici, istituzionali, accademici ma anche cantanti come Enrico Ruggeri.
Saranno inoltre presentate le buone pratiche del settore e quest’anno sarà consegnato ad alcuni giovani che si sono distinti il Premio David Sassoli, da sempre un grande amico del Festival che ha deciso di ricordare l’ex presidente del Parlamento Europeo intitolando lui un riconoscimento che punta a valorizzare le idee e l’impegno delle nuove generazioni: “Il nostro Festival vuole suonare una musica differente da ciò che si sente in giro, dove c’è tanta gente che chiede, in maniera rancorosa, un aiuto disperato allo Stato. Noi vogliamo altro. Vogliamo cittadini che, in buona compagnia, si rimboccano le maniche e danno il loro contributo alla società. Per farlo partiamo sempre dalle “Buone pratiche”, ovvero da quei piccoli territori che risolvono problemi e le cui soluzioni possono essere applicate a tutti”, ha commentato Leonardo Becchetti, direttore del Festival.