Attualità/

Rischio incendi: prorogato il divieto di abbruciamenti in Toscana

Fino al 15 settembre divieto assoluto di bruciare residui vegetali e agricoli, perché le condizioni climatiche favoriscono lo sviluppo di roghi: secondo Coldiretti ce ne sono stati più di due al giorno dall’inizio del 2022

Vigile del fuoco doma l’incendio

È stato prorogato fino al 15 settembre in tutta la Toscana il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali. La decisione è stata presa dalla Regione in considerazione del protrarsi di condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di incendi.

Vietata qualunque accensione di fuochi

In particolare oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali (potature, sfalci e altro) è vietata qualsiasi accensione di fuochi, a esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni del regolamento forestale. La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l’applicazione di pesanti sanzioni.

Imprenditori agricoli e privati cittadini sono quindi invitati a tenere comportamenti prudenti nelle attività agricolo-forestali astenendosi da qualsiasi accensione di fuoco si spiega dalla Regione, che sottolinea poi l’importanza di segnalare tempestivamente eventuali focolai al numero verde della Sala operativa regionale 800.425.425 o al 115 dei Vigili del fuoco.

Coldiretti: più due roghi al giorno dall’inizio dell’anno

In Toscana dall’inizio dell’anno ci sono stati più di due roghi al giorno, secondo le stime di Coldiretti. È questo il pesantissimo bilancio di un 2022 drammatico dal punto di vista climatico caratterizzato da siccità estrema, assenza di precipitazioni, temperature record e giornate ventose che hanno favorito l’innesco di numerosi roghi in tutta la regione: 455 nei primi sette mesi dell’anno, il 77% in più rispetto al 2021 con un incremento nei soli mesi di giugno e luglio del 102%.

Tra giugno e luglio le fiamme hanno divorato oltre 2.700 dei quasi 3.100 ettari complessivi andati in fumo in sette mesi tra boschi, pascoli, terreni oltre ai danni alle coltivazioni e strutture agricole e agli enormi disagi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini. Ogni rogo – ricorda ancora Coldiretti Toscana – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni.

I più popolari su intoscana