A partire da venerdì 26 agosto prende il via la prima edizione di Scandicci Farms Festival ideata dall’associazione La Scena Muta.
La rassegna porterà concerti, presentazioni e degustazioni in tre diverse location: Circular Farm, Fattoria di Roncigliano, Orti della Diversità per una tre giorni alla scoperta del territorio collinare e periurbano scandiccese.
Il primo appuntamento vede protagonista il gruppo ucraino Hudaki Village Band. Nella regione del Maramures, una zona montagnosa dell’Ucraina sud-occidentale al confine con la Romania e l’Ungheria, i musicisti del villaggio sono chiamati hudaki. Varie influenze etnomusicali rendono la loro musica estremamente sfaccettata e unica. La tradizione arcaica del canto slavo, le melodie rumene, i ritmi ebraici si fondono in una cultura locale trasversale che si è sviluppata durante secoli di coesistenza.
La Hudaki Village Band, che arriva per la prima volta in Italia inaugurando lo Scandicci Farms Festival, ha suonato allo Sziget Festival di Budapest, al Fusion e al Bardentreffen in Germania, al KlezMore in Austria, al Notes d’Equinoxes Delemont e Festival des 5 Continents in Svizzera, al Respect in Repubblica Ceca, al Balkan Trafik e al Gooikoorts in Belgio, al Les Suds Arles in Francia e in molti altri Festival. Il concerto (inizio ore 20) è ad ingresso gratuito con prenotazione su https://linktr.ee/lascenamuta.
Sabato 3 settembre Scandicci Farms Festival si sposta alla Fattoria di Roncigliano, con il cantante calabrese Peppe Voltarelli, autore di canzoni scrittore e attore. Attivo dal 1994 come fondatore voce e leader de Il Parto delle nuvole pesanti, band di culto del new folk italiano.
Da solista ha pubblicato cinque album in studio nove live e quattro colonne sonore. Si è aggiudicato due volte la Targa Tenco con “Ultima notte a Mala Strana” nel 2010 come miglior album in dialetto e con “Voltarelli canta Profazio” nel 2016 come miglior album interprete. È stato attore protagonista e coautore del film “La vera leggenda di Tony Vilar” di Giuseppe Gagliardi primo mokumentary italiano. Vanta collaborazioni con Claudio Lolli, Teresa De Sio, Sergio Cammariere e Bandabardo e Amy Denio. I suoi dischi sono pubblicati in Europa, Canada, Argentina e Stati Uniti. L’ultimo lavoro il disco-libro “Planetario” è stato pubblicato in Italia da Squilibri Editore a maggio del 2021. Il concerto (inizio ore 20) è ad ingresso gratuito con prenotazione su https://linktr.ee/lascenamuta.
La manifestazione si chiude sabato 10 settembre agli Orti della Diversità: i nuovi orti urbani ubicati a Vingone all’interno del parco di via Masaccio. Qui si terrà il concerto de La Nuova Pippolese (ore 18): l'”Orchestrina a plettro”, ricostituita per far rivivere la spensieratezza dei canti della tradizione fiorentina del Novecento che nella scorsa primavera è uscita con il suo primo disco intitolato “Canzoni per Grilli e Rificolone”.
La Nuova Pippolese nasce all’interno dell’esperienza dell’associazione culturale La Scena Muta, dove mandolini, chitarre ed ukulele accompagnano i canti della tradizione fiorentina, e diventano gli strumenti per una riscoperta del ruolo aggregativo della musica. Fanno parte del repertorio de La Nuova Pippolese tantissime canzoni della tradizione fiorentina, alcune celebri come “Il Grillo e la Formica”, “La biritullera”, “Mattinata Fiorentina” o “La porti un bacione a Firenze” ed altre inedite, recuperate e riarrangiate da vecchi spartiti impoleverati nei mercatini delle pulci come “Il grillo dell’Ascensione” o “La torre di Arnolfo”.