A 93 anni Piero Angela è morto, lasciando come ultimo regalo un messaggio ai tanti, giovani e meno giovani, che hanno trovato in lui ispirazione e spirito critico: “Carissimi tutti – è la chiusa del suo messaggio sui social di SuperQuark – penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese”. Ovunque andasse, il primo e il più grande dei divulgatori scientifici lasciava un segno e in Toscana lo ricordano, come tutti, con affetto.
Da Montelupo, dove l’osservatorio si è spinto fino a dedicargli un asteroide, la “Pieroangela”, scritto tutto attaccato, fino alla Versilia, dove a venti anni suonava il piano come “Peter Angela” in una Capannina appena aperta – il jazz è stata una delle sue più grandi passioni – e anni dopo è andato al Festival della Versiliana come ospite d’onore. E poi Siena, dove nel 2019 ricevette la laurea honoris causa in Strategie e tecniche della comunicazione. Tutti hanno avuto un pensiero per lui, dalle massime cariche istituzionali, di ogni livello, ai semplici telespettatori e ammiratori che si affideranno adesso a chi ha raccolto la sua eredità, il figlio Alberto.
Cittadino onorario di Montelupo
Il legame con il gruppo astrofili di Montelupo era stretto e solido, tanto da ricevere dal Comune la cittadinanza onoraria, quattro anni fa, proprio nel giorno dell’inaugurazione dell’Osservatorio con la sua nuova cupola.
“Questo avvenimento è molto vicino al mio modo di essere e per questo mi è particolarmente caro – disse quel giorno – Degli appassionati astrofili, che anche con mezzi limitati riescono a portare avanti la ricerca e hanno fondato un vero e proprio osservatorio. Poi qualche anno fa mi hanno dedicato un asteroide. Quando ci sarà anche il telescopio tornerò a Montelupo”, è la promessa che non potrà mantenere.
L’asteroide è il 7197 “Pieroangela” scoperto da Maura Tombelli e Andrea Boattini, grazie al quale nel 2003 Piero Angela venne in visita per la prima volta a Montelupo, in occasione della prima pietra dell’Osservatorio “Beppe Forti”.
Sempre a Montelupo, Piero Angela diede una lezione di scienza che, come accadeva spesso, diventata di vita. Ecco le sue parole, come riportate da una nota del Comune: “Bisogna diffondere, non solo la conoscenza, ma anche la mentalità scientifica, cultura scientifica; quando si dice 2030, 2050 sembrano tempi lontanissimi, ma un bambino che nasce oggi, sarà un giovane adulto a quel tempo: noi dobbiamo pensare a loro, creare nel paese una cultura scientifica per tornare ad essere un paese moderno, attento alle grandi questioni come quelle demografiche o ambientali. Per questo penso che il ruolo del divulgatore scientifico sia molto importante perché deve fare un collegamento fra la cultura classica e tradizionale e il sapere scientifico”.
Il saluto della Fondazione Versiliana
Ospite della Versiliana in più occasioni, la sua ultima volta sul noto palco fu nel 2019. “Ad accoglierlo – ricorda il presidente della Fondazione – ci fu un teatro gremito di persone. Aveva già 90 anni, ma chi ha avuto il piacere di ascoltarlo in Versiliana sicuramente ricorderà la straordinaria lucidità, la facilità di parola, la profondità degli argomenti e la capacità di rendere semplice anche materie di grande complessità. Al figlio Alberto e alla famiglia tutta, vanno le nostre sentite condoglianze e il più forte abbraccio di tutta la Versiliana”.
Firenze gli dedicherà una scuola
Un istituto scolastico di Firenze sarà intitolato a Piero Angela. Lo fa sapere Palazzo Vecchio “per ricordare la sua grande sensibilità divulgativa che ha formato intere generazioni di donne e di uomini alla cultura scientifica generale”, “affinché rimanga salda nella memoria di tutti e in particolare delle nuove generazioni, la sua grandezza intellettuale”.
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