Arnolfo, lo storico ristorante stellato di Colle Val d’Elsa, compie 40 anni. Festeggia con uno spettacolare cambio di sede. La casa dell’alta ristorazione, dell’arte e del bello ha lasciato l’abitato della città del cristallo. Il risultato è un cambio di prospettiva nel senso letterale del termine.
La nuova sede del ristorante stellato è su una collina. La grande finestra in sala (The Frame) incornicia il centro medievale. Un paese noto per aver dato i natali allo scultore e architetto Arnolfo di Cambio. La scelta dei fratelli Gaetano e Giovanni Trovato ha radici profonde.
“La nuova casa di Arnolfo è un luogo innovativo nei contenuti tecnologici ma anche nel pensiero che ne ha suggerito la realizzazione, ovvero la volontà di rappresentare a pieno il legame imprescindibile tra l’alta ristorazione, gli uomini e l’ambiente” spiega lo chef Trovato.
I nuovi ambienti non solo consentono un dialogo tra cucina, sala e ospite ma pongono l’ambiente circostante al centro. Merito di The Frame, così è stata ribattezzata l’enorme finestra sensoriale progettata dallo studio di architettura Milani che ha un suo corrispettivo sull’altro lato della sal, verso la cucina: un modo per osservare l’attività di brigata.
Due sale, 40 posti per Arnolfo
Mille metri quadrati di superficie divisa in due sale, una con 8 tavoli mentre nell’altra alcune opere d’arte mobili e modulari trovano posto altri 6 tavoli. In totale 40 posti come gli anni della carriera dello Chef Gaetano.
Avveniristica la cantina dal design contemporaneo con 6.000 etichette e un’area dedicata ad eventi privati che può essere raggiunta attraverso una scala affacciata sulla libreria di ottone e ferro. Il regno nel segno del vino e dell’0spitalità di Giovanni Trovato in qualità di sommelier e maitre de maison di Arnolfo.
Il territorio protagonista negli arredi
Lo studio Milani ha puntato sui materiali tipici del territorio negli arredi e negli elementi architettonici degli interni. Sono stati usati metalli bruniti e lucidati, terre di Siena abbinate a travertini e marmi locali. La grande cornice della finestra su Colle Val d’Elsa è stata realizzata da un artigiano locale in acciaio specchiato.
“Il progetto unisce cromie e materiali del territorio come un menù ereditato dal passato ma interpretato in chiave contemporanea, un po’ come la cucina di Gaetano Trovato” sottolinea l’architetto Milani, scelto dalla famiglia Trovato per la progettazione del nuovo ristorante. Di design anche gli arredi che hanno le linee eleganti e inconfondibili dei tavoli di Desalto e delle sedute Archibald di Poltrona Frau.
Cucina e cantina all’avanguardia
Grande l’attenzione anche in cucina, su due livelli, firmata e progettata dallo stesso chef in collaborazione con De Manincor. Soluzioni estetiche e funzionali per uno spazio di lavoro in grado di assecondare esigenze e necessità di Trovato e della sua brigata.
Due menu per i 40 anni di Arnolfo
“In questo spazio più ampio, avremo la possibilità di poter esprimere al meglio tutti i contenuti del nostro progetto di ristorazione e di vita” aggiunge lo chef. Due i menù da scoprire: “Ottantadue\Ventidue”, per celebrare i 40 anni e “Impressionismo Vegetale”, naturale evoluzione del percorso vegetariano che ormai da 15 anni viene portato avanti.
Una promenade all’esterno
Gli spazi esterni ed i giardini sono stati organizzati in modo tale da creare una promenade di accesso per un dialogo tra il ristorante e l’ambiente esterno. “La filosofia di Arnolfo non cambia, ma si colora di nuove sfumature” conclude Alice Trovato, figlia di Gaetano e manager del ristorante Arnolfo, a rappresentare il futuro di questa realtà italiana dell’alta cucina e dell’ospitalità d’autore.