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A Firenze intitolata una piazza al cantautore Giorgio Gaber

La cerimonia al Quartiere 4. Nardella: “Grandissimo protagonista della storia artistica e musicale italiana”

Nasce nel Quartiere 4 a Firenze piazza Giorgio Gaber.

La cerimonia di intitolazione si è svolta martedì 19 luglio alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore alla toponomastica Maria Federica Giuliani, del presidente del Quartiere Mirko Dormentoni, del presidente della fondazione Gaber Paolo Dal Bon e del giornalista Andrea Scanzi.

“Oggi Firenze dedica un giorno a Gaber, grandissimo protagonista della storia artistica e musicale italiana – ha sottolineato il sindaco -. Abbiamo scelto questa piazza, una tra le più grandi dell’Isolotto perché vogliamo rilanciarla proprio partendo dalla cultura, con questo gesto simbolico. Gaber ha tenuto il suo ultimo spettacolo a Firenze, al teatro Puccini, con ben 61 repliche. A Firenze era amato e da oggi un pezzo di città sarà legato indissolubilmente a lui”.

“Il prossimo anno, nel ventesimo anniversario della scomparsa, potremo pensare a organizzare un grande evento per ricordarlo proprio partendo da questa piazza” ha aggiunto l’assessore Giuliani.

Giorgio Gaber

Giorgio Gaber, pseudonimo di Giorgio Gaberščik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, attore, cabarettista, chitarrista e regista teatrale italiano, tra i più importanti dello spettacolo e della musica italiana del secondo dopoguerra.

Soprannominato “Il Signor G” dai suoi estimatori, è stato tra i primi interpreti del rock and roll italiano alla fine degli anni cinquanta, nonché autore e attore teatrale, divenendo un precursore del genere del teatro canzone. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco.

Dopo i primi 45 giri, Gaber raggiunge il successo nel 1960 con il lento Non arrossire, con il quale partecipa alla Sei giorni della canzone; nello stesso anno incide la sua canzone più conosciuta tra quelle del primo periodo, La ballata del Cerutti, con il testo dello scrittore Umberto Simonetta.

Giorgio Gaber

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