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Con-Vivere Carrara Festival “le tracce” il tema dell’edizione 2022

Dall’8 all’11 settembre 24 appuntamenti fra conferenze, dialoghi e dibattiti, quattro spettacoli, oltre 20 eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre

Il festival Con-Vivere a Carrara

‘Le tracce’ sono il tema della diciassettesima edizione di ‘Con-vivere Carrara Festival’, rassegna, che si terrà dall’8 all’11 settembre nella città toscana.

Il programma prevede 24 appuntamenti fra conferenze, dialoghi e dibattiti, quattro spettacoli e oltre venti eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre.

Saranno quattro giorni densi di incontri, la maggior parte dei quali si svolgeranno sotto forma di dialoghi, con due esperti che affronteranno un tema legato al tema delle tracce.

Tra gli ospiti: il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il teologo e informatico Paolo Benanti, gli esperti Antonella Viola e Roberto Esposito che parleranno di tecnologie del futuro.

Saranno anche quattro giornate ricche di spettacoli con il concerto di Ron e l’Ensemble Symphony Orchestra sabato 10 settembre, con un omaggio a Lucio Dalla; il concerto “versatile” di Antonella Ruggero giovedì 8 al Teatro Animosi, i ritmi coinvolgimenti dell’Orchestra Popolare Italiana venerdì 9 e del Canzoniere Greganico Salentino domenica 11.

Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, intervenuto in collegamento video, ha voluto sottolineare un aspetto: “La pandemia ci ha allontanato e questa parola ‘traccia’ che voi avete scelto come tema dell’iniziativa di quest’anno dà un segno forte. La traccia è il segno che qualcuno c’è stato, è il segno di una strada che abbiamo percorso, ma è anche il segno di dove vogliamo andare. La traccia è quello che siamo stati e quello che vorremmo essere”.

“La traccia – ha aggiunto Antonio Mazzeo – è il segno di qualcosa che c’è stato, ma è anche il modo in cui possiamo ripercorrere quello che è stato, guardando al futuro. Aver pensato di parlare di tracce in un tempo in cui ne abbiamo tante, quelle che troviamo sulla rete, a volte non riusciamo a seguirle e a volte ci disorientano, mi pare che abbia segnato una direzione giusta da seguire anche per le domande che ci fa porre. Sono convinto che Carrara in quei quattro giorni metterà a disposizione non solo della sua comunità, ma anche dell’intera Toscana, spunti di lavoro per interpretare il tempo che verrà”.

 

 

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