Alla stretta finale le operazioni per domare l’incendio che ha devastato le colline tra Massarosa e Camaiore. I vigili del fuoco, assieme alle altre squadre antincendio, hanno lavorato ancora tutta la notte per spegnere gli ultimi, residui focolai di incendio che sono rimasti nelle frazioni di Montigiano, Valpromaro e Chiatri. Inoltre presidiano attivamente, anche per mezzo di immagini fornite dai droni, tutte le aree urbane e boscate del territorio colpito dal forte incendio.
Le squadre dei pompieri si sono avvicendate riducendo il numero da un centinaio a 87 unità. Sul posto le regioni coinvolte nel soccorso sono Toscana, Lombardia e Piemonte mentre stanno tornando in sede le colonne mobili dell’Emilia Romagna. Al momento sono in corso [makr]gli sganci dell’elicottero Aib della Regione Toscana[/mark] che insieme alle squadre di terra, proseguiranno la bonifica delle aree.
Circa 800 gli ettari di bosco e uliveti devastati dal fuoco. Dieci le abitazioni interessate dalle fiamme. Oltre mille le persone evacuate per sicurezza e solo in alcuni casi rientrate a casa.
Eventuali decisioni sulla revoca dei provvedimenti di evacuazione sono rinviate al nuovo tavolo operativo convocato venerdì 22 luglio alle ore 14.
Incendio, devastazione spaventosa
“Sono stata nella zona di Pieve a Elici e la devastazione è impressionante, un’intera vallata in cenere. Tutti stanno lavorando incessantemente, lottando contro il fuoco, il fumo e il vento. E per questo li voglio ringraziare con tutto il cuore“. Così l’assessore regionale all’ambiente della Toscana Monia Monni che insieme alla vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e all’assessore a trasporti e infrastrutture Stefano Baccelli si è recata a Massarosa.
Ora più manutenzione del bosco
La vicepresidente ed assessora all’agricoltura e alle foreste Stefania Saccardi, esprimendo solidarietà alla popolazione colpita, a chi ha perso la casa e alle amministrazioni comunali che stanno affrontando questa emergenza, ha aggiunto: “è davanti agli occhi di tutti il livello di pericolosità cui possono arrivare ormai gli incendi, dove insieme a comportamenti spesso colposi, se non, peggio, dolosi, pesano sempre di più l’avanzare della vegetazione abbandonata e soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici”.
La Regione, ha assicurato, sta lavorando per una forte politica di prevenzione che “punta alla manutenzione articolata del bosco e quindi alla messa in atto di una serie di interventi di prevenzione che consentano sia di valorizzarlo sia di metterlo al sicuro da eventi catastrofici come quello che si è abbattuto su Massarosa. Un programma che stiamo mettendo a punto perché la foresta diventi risorsa strategica a tutti gli effetti e non possibile fonte di pericolo”.
Giani pronto a dichiarare lo stato di calamità
In Regione la situazione viene seguita passo passo. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, martedì 19 luglio si è recato sul posto dell’incendio divampato sulle colline di Massarosa e nel corso dei giorni è rimasto sempre in costante contatto con la sala operativa. Il presidente Giani ha voluto ringraziare tutti coloro che sono impegnati nelle difficili operazioni di spegnimento.
“Quello che ci lascia l’incendio – ha proseguito Giani – è un panorama spettrale in alcuni punti. E’ stata riaperta l’autostrada nella bretella da Viareggio a Lucca, anche da lì ci si rende conto quali danni e quale impatto questo fuoco abbia avuto su un paesaggio fatto di boschi, di macchia mediterranea, molto bello ma soprattutto molto utile negli equilibri naturali della Toscana”.
La Regione Toscana dichiarerà lo stato di calamità per l’incendio a Massarosa. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, precisando che “lo dichiariamo quando sarà finito l’incendio, nel senso che dobbiamo indicare tutta la superficie che viene toccata“.
Aperta un’inchiesta della procura
Intanto la procura di Lucca ha aperto un fascicolo sull’incendio e disposto accertamenti incaricando i carabinieri forestali – arrivato da Roma anche personale del Niab – per verificare l’origine del grande rogo.
Come si è sviluppato l’incendio
L’incendio boschivo è divampato lunedì 18 sulle colline di Massarosa in Versilia e ha costretto nella tarda serata all’evacuazione, a scopo precauzionale, di alcune abitazioni e alla chiusura della bretella autostradale Lucca-Viareggio che collega l’A11 con l’A12.
Le fiamme, partite dalla località Bozzano si sono estese nella notte nei vasti boschi di resinose tipici della zona. “Nonostante il rapido intervento delle squadre di volontariato antincendio – spiega una nota della Regione Toscana -, la zona impervia e le scarse vie di accesso hanno impedito il contenimento del fuoco”.
Il leggero vento di nord-est che ha soffiato tutta la notte non ha facilitato lo spegnimento. Immediatamente è stato attivato il coordinamento assistito da parte del sistema regionale con impiego di personale specializzato e l’incendio è stato diviso in settori, in modo da stabilire le priorità di intervento e la migliore strategia.
Gli altri incendi
Si annuncia un’altra giornata impegnativa sul fronte degli incendi. Se mercoledì 20 luglio, tra piccoli e più impegnativi sono stati 20 i roghi in tutta la Toscana la mattinata di giovedì 21 luglio si apre con due elicotteri ed un Canadair già attivi sull’incendio che da martedì pomeriggio si è sviluppato a Filettole nel comune di Vecchiano. Sono all’incirca un centinaio gli ettari di bosco andati in fumo fino adesso.
L’incendio è in contenimento. Un elicottero regionale aiuta il lavoro delle squadre terrestri dell’organizzazione regionale antincendi boschivi. All’opera ci sono squadre dell’antincendio boschivo coordinate dal direttore delle operazioni di spegnimento della Regione Toscana.
Sulle fiamme sviluppatesi nella zona di Certaldo giovedì pomeriggio, hanno operato numerose squadre e tre elicotteri della flotta regionale. Una prima stima della superficie percorsa dal fuoco è di 50 ettari di bosco e 50 di seminativi e terreni incolti. Anche in mattina si è alzato in volo un elicottero per sganciare acqua sui punti critici da cui potrebbero ripartire le fiamme durante le ore più calde della giornata. Al lavoro squadre di volontari AIB coordinate dal direttore delle operazioni della Città metropolitana di Firenze.
ULTIMO AGGIORNAMENTO VENERDì 22 LUGLIO ORE 16.00.