Progetti che scivolano su binari diversi – per settore e destinatari – ma che hanno un unico obiettivo: rendere la Toscana più digitale e connessa. Per farlo la Regione ha messo in campo strategie precise, presentate nell’incontro “Toscana digitale” al cinema La Compagnia di Firenze. Oltre all’alfabetizzazione e all’ambiziosa missione, attraverso i facilitatori, di accrescere le competenze digitali di anziani e fragili, l’azione si sposta su economia e turismo, poi sanità, lavoro e formazione.
La sanità: dall’App Toscana Salute alla telemedicina
Le competenze digitali in sanità sono fondamentali e necessarie, lo abbiamo capito bene nel corso della pandemia. I vantaggi della telemedicina aprono strade nuove alle cure, come le televisite tra medico e paziente o il teleconsulto tra professionisti. Ma non solo. “Le opportunità sono tante sia per i cittadini che per gli operatori sanitari”, spiega l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.
Il covid e le nuove necessità hanno provocato una forte accelerazione del processo di digitalizzazione del sistema sanitario, basta guardare i numeri: l’utilizzo di massa dei portali regionali per prenotare tamponi e vaccini, i 15 milioni di accessi al sito referti Covid, le 100mila televisite nel 2020 e altrettante nel 2021, l’app Toscana Salute scaricata da oltre un milione di cittadini. “Ma queste opportunità devono essere semplici e accessibili a chiunque, a partire dai più anziani e fragili, superando il divario digitale e non lasciando indietro nessuno. Per questo abbiamo dato vita a progetti di inclusione digitale coi sindacati dei pensionati, Anci, Botteghe della Salute e altre associazioni. Anche perché la telemedicina guarda soprattutto ad anziani, fragili e malati cronici, che possono così essere seguiti ancora di più in modo continuativo e a domicilio. È questa una delle sfide della nuova medicina di prossimità, tra Pnrr e DM77, sulla quale la Toscana ha scelto di puntare fin da subito, tra territorio e innovazione. La sanità digitale a portata di tutti”, conclude l’assessore Bezzini.
Economia e turismo: investimenti e strumenti condivisi per crescere
L’economia digitale diventerà fulcro di una serie di politiche di sviluppo regionale. “Manifattura avanzata, turismo e commercio sono materie il cui sviluppo si lega inesorabilmente al digitale”, spiega l’assessore regionale all’economia e al turismo, Leonardo Marras.
Fondamentali saranno quindi le politiche regionali “sia per sostenere gli investimenti in strumenti tecnologici digitali, sia, e forse ancor di più, per sviluppare le competenze di chi deve utilizzare gli strumenti stessi”. Gli obiettivi sono: “Incentivare il trasferimento di sapere digitale dalle scuole e dal mondo accademico e della ricerca al tessuto produttivo; implementare l’ecosistema turistico digitale con strumenti che consentano di avere a disposizione i dati e sfruttare le potenzialità delle rete; sviluppare un sistema di supporto per le piccole e piccolissime realtà del commercio e dell’artigianato di prossimità”, spiega ancora l’assessore Marras.
Sul fronte turismo, i social sono uno strumento di promozione e valorizzazione fondamentale, come spiega l’influencer Wikipedro.
Lavoro e formazione: dal patentino digitale al web learnig
La transizione digitale non può prescindere dalla formazione. La Regione Toscana ha messo in campo strumenti e progetti per ampliare le competenze di giovani e lavoratori. “In questi anni ci siamo impegnati nel formare ragazze e ragazzi, così come i docenti, rispetto all’utilizzo consapevole dei nuovi strumenti tecnologici e digitali e all’accesso sicuro alla rete, attraverso il progetto del Patentino Digitale. Anche sul fronte universitario, alta formazione e ricerca, abbiamo messo in campo misure come il bando a supporto della didattica a distanza durante l’emergenza i bandi assegni di ricerca e i dottorati di ricerca pegaso per i quali circa il 57% del totale delle borse finanziate sono riconducibili a tematiche afferenti alle competenze digitali”, ha detto l’assessora all’istruzione, lavoro e formazione Alessandra Nardini. Ma non solo, la Regione mette a disposizione di tutti, in forma gratuita, prodotti e servizi formativi su argomenti trasversali o specialistici attraverso il sistema di web learning Trio.
E poi il lavoro, su cui un ruolo fondamentale lo svolgono i servizi di prossimità come i centri per l’impiego. “ma a questa abbiamo aggiunto un’offerta di servizi in forma digitale. Rientra in questa strategia il portale Toscana Lavoro promosso, realizzato e sviluppato da Regione e Arti: un vero e proprio centro per l’impiego online nato per rendere più semplice l’incontro tra chi offre e chi cerca lavoro, cui si sono già registrati 106223 utenti, 12281 aziende, 97 Agenzie per il Lavoro, per 1985 offerte di lavoro attualmente disponibili. Con l’esplodere della pandemia i centri per l’impiego si sono dotati di un servizio di facilitazione digitale per supportare imprese, cittadine e cittadini nella fruizione dei servizi a distanza. Da oggi questo servizio è attivo anche sul portale Toscana Lavoro”, conclude l’assessora.