Si assume di più, ma a tempo determinato. Si cercano tante figure, camerieri e cuochi in primis, ma non si trovano. E c’è un fenomeno che da un oceano all’altro interessa tutto il mondo, si chiama “great resignation”, ossia l’uscita volontaria da un lavoro dipendente. Accade in Italia, con numeri altissimi: 519mila dimissioni, di queste 50mila e più sono in Toscana.
È il mercato del lavoro che cambia, quasi una rivoluzione rispetto a venti anni fa, come si evince dal report dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze su dati Excelsior-Unioncamere. Guardando al trimestre maggio-luglio 2022, le imprese hanno previsto 32.810 nuove assunzioni, il 21% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (l’ultimo dato pre-Covid), ma la difficoltà di reperimento ha superato il 41% rispetto al 30% di tre anni fa.
Il 68,2% dei nuovi contratti è a tempo determinato. Le figure più richieste
Il 68,2% delle nuove assunzioni di oggi sono a tempo determinato, contro il 19,4% a tempo indeterminato, una tendenza capovolta rispetto a 20 anni fa: nel 2001 il 57,6% dei nuovi ingressi era a tempo indeterminato e il 31,2% determinato. Tra le figure professionali più richieste ci sono cuochi e camerieri (16,9% del totale), addetti ai servizi di pulizia (15,2%), commessi (5,8%). Nel medio termine la previsione è di una domanda crescente su personale da inserire con competenze intermedie sia su temi ambientali (il 56% del fabbisogno) che digitali (almeno il 50% del fabbisogno).
“Oltre al gap domanda-offerta c’è questo fenomeno delle dimissioni volontarie: significa che il lavoro sta cambiando – ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi – È un fenomeno che nasce dall’insoddisfazione che il lockdown ha portato nella rilettura dei valori della vita”.
Capitolo a parte la formazione e l’orientamento, soprattutto dei più giovani. Su questo il segretario generale della Camera di commercio fiorentina Giuseppe Salvini ha sottolineato l’impegno “con oltre 5mila studenti delle superiori coinvolti quest’anno nei programmi realizzati insieme al Ministero”. E in questa ottica è stata presentata la nuova piattaforma interattiva smartfutureorienta.it, nata dall’esperienza di Smart Future Academy, con l’obiettivo di aiutare gli studenti delle scuole superiori italiane a capire cosa fare nel mondo del lavoro.