La Toscana è la regione capofila del progetto che dovrebbe portare nel 2025 al riconoscimento della Via Francigena come patrimonio Unesco.
È quanto deciso nel corso dell’incontro che si è tenuto a Firenze con, tra gli altri, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras, i sottosegretari di stato dei ministeri della Cultura e degli Esteri, Lucia Borgonzoni e Benedetto Della Vedova, e il presidente dell’Associazione europea Vie Francigene, Massimo Tedeschi.
In occasione dell’evento è stato firmato il protocollo d’intesa, che durerà tre anni, tra Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta che tutte insieme si impegnano a proseguire l’iniziativa comune nei confronti degli altri Paesi europei attraversati dalla Francigena, ovvero Inghilterra, Francia, Svizzera e Città del Vaticano .
L’importanza del protocollo
“Il protocollo – ha detto il sottosegretario Borgonzoni – segna un ulteriore e indispensabile passo avanti verso il riconoscimento della Via Francigena Patrimonio dell’Umanità. Una sfida cominciata anni fa, che il Ministero della Cultura ha saputo cogliere prontamente, lavorando senza interruzione al fianco delle Regioni. L’inserimento di questo storico itinerario nella lista Unesco, organizzazione che custodisce e valorizza i siti più rappresentativi del patrimonio culturale mondiale, permetterebbe di riconoscerne l’importanza e lo straordinario valore universale, contribuendo a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo . Senza dimenticare il forte impulso alla crescita turistica, sociale ed economica dei territori coinvolti“.
Il ruolo della Toscana capofila
Nel percorso verso l’inserimento della Via Francigena nella lista Unesco la Toscana avrà un ruolo fondamentale che conferma l’impegno che la nostra regione ha messo da sempre nella promozione e valorizzazione del cammino e delle sue bellezze: “Quello che abbiamo ricevuto oggi – ha affermato a tal proposito il presidente Giani – è un graditissimo riconoscimento del ruolo e dell’importanza che la Toscana ha giocato nella definizione del percorso che ci porterà alla redazione del dossier attraverso il quale arriveremo ufficialmente a presentare la candidatura della Francigena nella lista del patrimonio Unesco. In questo vero e proprio campionato delle eccellenze mondiali come Toscana abbiamo già segnato otto goal, tanti sono i siti patrimonio dell’umanità presenti nella nostra regione, e puntiamo decisamente al nono. Intendiamo raggiungerlo con un grande gioco di squadra, che stiamo organizzando di concerto con altre sei Regioni italiane e con lo stesso Ministero della Cultura. Confido nel collettivo e sono fiducioso che riusciremo a centrare l’obiettivo che ci siamo posti”.
La Regione Toscana, secondo quanto prevede il Protocollo d’intesa, sarà coordinatrice del progetto e presiederà il comitato di coordinamento in cui sono rappresentati tutti i firmatari . Viene coinvolta in qualità di partner anche l’associazione europea delle Vie Francigene che fornirà il suo contributo anche di carattere scientifico.
Giani: “In questo campionato delle eccellenze mondiali abbiamo già segnato otto gol, sono fiducioso che centreremo l’obiettivo anche con la Via Francigena”
“Il protocollo sottoscritto oggi – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras – è per noi un ulteriore stimolo per proseguire il lavoro di valorizzazione e promozione dei cammini: con l’atlante abbiamo messo a sistema la rete delle vie storiche che attraversano la Toscana offrendo ai visitatori un quadro chiaro e completo di informazioni, continueremo su questa strada, insieme agli ambiti turistici, per realizzare un’offerta tematica sempre più compiuta ed attrattiva in vista del giubileo del 2025“.
Verso il 2025, l’unione fa la forza
In questo percorso verso il 2025, anno del Giubileo, il lavoro da fare, coordinato dalla Toscana sarà congiunto con le altre regioni toccate dalla Francigena: “Gli itinerari culturali e transnazionali come la Via Francigena – ha evidenzia il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana – sono sempre più da sostenere in modo integrato, per il portato storico e paesaggistico e per il ruolo di settore trainante del viaggiare in modo sostenibile e responsabile, nel rispetto dei territori e delle tradizioni. Promuoverla significa valorizzare i nostri borghi, le peculiarità, le eccellenze enogastronomiche e recuperare quel senso di comunità e di scambio che accomuna la visione sovranazionale e che rinsalda sempre più la collaborazione tra Regioni”.