La posa della prima pietra è simbolica, ma dà il via ai lavori di quello che sarà il primo hospice pediatrico della Toscana destinato ad accogliere i bambini che necessitano di cure palliative e dei loro familiari. A Firenze, a pochi passi dall’ospedale pediatrico Meyer, nascerà Casa Marta. L’obiettivo è terminare i lavori l’anno prossimo per avviare l’attività nel 2014.
Gli obiettivi di Casa Marta: accoglienza e ricerca
Casa Marta ospiterà bambini con patologie cronico-complesse e malattie inguaribili. Accoglierà anche bambini nelle fasi più critiche della malattia, offrendo l’assistenza medico infermieristico necessaria ed offrendo alle famiglie un adeguato sostegno psicologico. Si stima che, nella sola Toscana, circa 4mila bambini e adolescenti affetti da malattie complesse o inguaribili necessitino di cure palliative: l’obiettivo di Casa Marta è quello di contribuire a dare una risposta a questo urgente bisogno, essendo la prima struttura residenziale specifica per i più piccoli.
La nuova struttura, presente nella programmazione sanitaria regionale, diventerà anche il nodo fondamentale della rete territoriale per il paziente pediatrico ed un punto di riferimento per attività di studio, ricerca e pratica clinica per gli studenti universitari in formazione nelle cure palliative pediatriche.
“La posa della prima pietra di Casa Marta è la testimonianza che il progetto va avanti e che la Toscana potrà avvalersi concretamente di una struttura all’avanguardia, destinata ai bambini e alle loro famiglie”, ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani nel corso della cerimonia di posa della prima pietra. “Sono molto orgoglioso di questo progetto, che consentirà di ospitare al meglio i bambini, anche nella fase più critica della malattia, e di offrire nello stesso tempo un adeguato sostegno psicologico alle famiglie in un momento di prova così difficile. Ringrazio tutti i protagonisti, che in stretta sinergia continuano a lavorare al massimo, a tutti i livelli, per la realizzazione di questa importante struttura”.
La struttura nasce nel nome della piccola Marta: “Casa Marta è un sogno che coltiviamo da anni e che finalmente si avvera: una casa dedicata a nostra figlia Marta e a servizio di tutti i bambini della nostra regione, a dimostrazione che a volte dai dolori più grandi possono nascere grandi cose”, ha spiegato Benedetta Fantugini, presidente della Fondazione Casa Marta. “Rappresenta una conquista di civiltà per il diritto dei bambini ad avere standard di cura all’avanguardia proprio nel momento in cui la loro vita si fa più difficile, in un contesto che costituirà un esempio a livello internazionale”, ha aggiunto il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini.
Il progetto di ristrutturazione
La ristrutturazione riguarda l’edificio situato in via Cosimo il Vecchio a Firenze ed è sostenuto dalla Fondazione Casa Marta con il contributo di Fondazione Cassa Risparmio Firenze. La struttura sorgerà all’interno della ex-Casa Benelli, messa a disposizione dalla Fondazione Solidarietà Caritas onlus. I principali partner del progetto sono l’azienda ospedaliero-universitaria Meyer e la Regione Toscana.
Il suo completamento è previsto entro la fine del 2023, nel 2024 l’avvio. La struttura si estende su 500 metri quadrati e prevede diverse unità abitative: monolocali indipendenti, pensati in modo da creare un ambiente confortevole e familiare, e corredati da spazi comuni, destinati alle attività di supporto e socialità, come una biblioteca, la stanza della musica e uno spazio destinato allo psicodramma. Ci sarà un ampio giardino terapeutico di 930 metri quadrati che circonda tutta la struttura e sarà fruibile tutto l’anno grazie ad una pergola bioclimatica che percorre i perimetri dell’edificio.
“È un altro significativo passo avanti per tutti i bambini, per il Meyer, per il nostro servizio sanitario e per l’intera comunità toscana – ha affermato l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – Casa Marta consentirà di promuovere anche attività di studio e di ricerca e di favorire, nello stesso tempo, iniziative finalizzate alla diffusione di una cultura delle cure palliative pediatriche. Ringrazio con gratitudine tutti gli attori di questo importante progetto, in particolare i genitori della piccola Marta, a cui è dedicata la struttura. Marta sarà sempre con noi, non la dimenticheremo”.