È in vigore da oggi, 1° luglio il nuovo protocollo con le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro che in sostanza ribadisce il ruolo chiave delle mascherine, soprattutto Ffp2, che pur non più obbligatorie restano raccomandate in molte situazioni, soprattutto in presenza di lavoratori fragili o a contatto con il pubblico. Approvato il 30 giugno da sindacati e associazioni di datori di lavoro insieme al ministero del Lavoro e della Salute, il documento di aggiornamento resterà in vigore fino al 30 ottobre, nel frattempo si continuerà a monitorare la situazione epidemiologica e per allora dovrebbe essere partita la nuova campagna con i vaccini aggiornati anche contro le varianti Omicron.
Mascherine Ffp2, “presidio ancora fondamentale contro il contagio”
Per quanto non più obbligatorie se non in determinati settori, come i trasporti, le mascherine di tipo Ffp2 restano un presidio fondamentale per contenere il contagio nei luoghi chiusi quando non è possibile garantire il distanziamento interpersonale . Questo vale sopratutto nei luoghi di lavoro.
A tal fine il datore di lavoro deve assicurare la disponibilità di Ffp2 per tutelare la salute dei propri dipendenti in particolare quella dei dipendenti fragili: “i datori di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili”.
Ai datori di lavoro dunque spetta il compito di assicurare ai dipendenti i dispositivi di protezione individuale quando necessario e prevedere specifiche misure preventive per proteggere i dipendenti più a rischio, ad esempio incentivando per loro il ricorso al lavoro agile.
Smartworking per i soggetti fragili
Nel protocollo viene specificato che “pur nel mutato contesto e preso atto del venir meno dell’emergenza pandemica, si ritiene che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia”. È compito del datore di lavoro stabilire inoltre misure prevenzionali e organizzative per i lavoratori fragili in accordo con il medico curante.
Con febbre non si accede in ufficio
Il testo ribadisce anche alcune regole che dopo due anni di pandemia dovrebbero ormai essere note. Su tutte che in presenza di febbre sopra 37,5° non è permesso l’accesso agli ambienti lavorativi. In caso di sintomi influenzali questi dovranno essere comunicati immediatamente al datore di lavoro, qualora i sintomi subentrassero durante la giornata lavorativa, il dipendente dovrà assicurarsi di indossare una mascherina Ffp2 (se già non la indossasse) non recarsi al pronto soccorso ma contattare il proprio medico curante per il monitoraggio e le analisi del caso .
Queste regole sono valide anche per i lavoratori provenienti da imprese esterne che operano in appalto, come nel caso di manutentori, fornitori, addetti alla pulizia o alla vigilanza.
Dove sono ancora obbligatorie le mascherine?
Alla forte raccomandazione di non allentare le misure di protezione, anche alla luce della recrudescenza dei contagi cui stiamo assistendo (nell’ultimo rilevamento Gimbe, riferito all’ultima settimana di giugno, è emerso un aumento del 50,4% dei nuovi casi e si potrebbe trattare di un numero molto sottostimato), l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 è decaduto in molte situazioni della vita comune, tra cui appunto i luoghi di lavoro, ma ci sono altri contesti dove indossare i dispositivi di protezione non è facoltativo: dalle strutture sanitarie, alle Rsa, fino ai mezzi di trasporto ma non su tutti.
Ecco qui un breve elenco dei luoghi dove le mascherine, chirurgiche o Ffp2, sono ancora obbligatorie.
- mezzi di trasporto (treni, tramvia, traghetti, bus) ad eccezione degli aerei dove non c’è più obbligo
- ospedali
- strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
Non serve la mascherina per andare a teatro, al cinema, al supermercato o per entrare nei negozi ma resta comunque raccomandata in presenza di assembramenti e dove non è possibile mantenere un’adeguata distanza.