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Attualità /La prova scritta

Maturità, la prova di italiano: tra le tracce Pascoli e Segre ma anche pandemia e cambiamenti climatici

Sono oltre 500mila i maturandi che affrontano il primo scritto: tra le tracce anche Verga e l’iperconnessione con un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni

Il Covid, i cambiamenti climatici e l’iperconnessione accanto a mostri sacri della letteratura come Pascoli e Verga. Le tracce della prova scritta di italiano dell’esame di maturità, che torna in presenza dopo due anni di pandemia, non sono mai state così attuali rispetto a quello che i maturandi hanno vissuto negli ultimi due anni di scuola, dalla pandemia alla Dad.

Sono oltre 500mila i ragazzi e le ragazze che questa mattina affrontano la prova di italiano, di cui 30.256 solo in Toscana. Il 96,2% dei candidati è stato ammesso agli esami, per un totale di 27.319 classi coinvolte.
Per la maturità decade l’obbligo di indossare la mascherina: quest’ultima viene solamente raccomandata, in particolare in alcune circostanze quali, ad esempio, l’impossibilità di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Dalle leggi razziali ai cambiamenti climatici

Ai candidati sono state proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. I ragazzi hanno a disposizione 6 ore.

Per l’analisi del testo letterario sono usciti Giovanni Pascoli con “La via ferrata”, tratto dalla raccolta Myricae, e Giovanni Verga con la novella “Nedda, Bozzetto siciliano”, che racconta della relazione che la protagonista intreccia con un giovane contadino malato di malaria, con cui avrà una figlia ma morirà per un incidente sul lavoro prima di poterla sposare.

Per l’analisi e produzione di un testo argomentativo il tema sono le leggi razziali, a partire da un brano tratto da “La sola colpa di essere nati”, il libro scritto da Gherardo Colombo e dalla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, che qui racconta la sua espulsione dalla scuola pubblica a seguito appunto delle leggi razziali.

La seconda traccia è invece tratta da “Musicofilia” dello scrittore e neurologo Oliver Sacks: ai maturandi viene chiesta una riflessione sul potere che la musica esercita sugli esseri umani.

La terza traccia parte dal discorso pronunciato dal premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi l’8 ottobre del 2021 alla Camera, in occasione della pre-Cop26, dove affronta il problema dei cambiamenti climatici e la necessità di un urgente intervento politico.

La riflessione sul Covid e sull’iperconnesione

Per la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità la prima traccia mette al centro il Covid-19 e i suoi effetti politici, economici e sociali, con un brano tratto da “Perchè una Costituzione della terra” di Luigi Ferrajoli sulla pandemia che “colpendo indistintamente tutto il genere umano, mettendo in ginocchio l’economia, alterando la vita di tutti i popoli, costringe a ripensare politica ed economia e a riflettere su passato e futuro”.

Sempre la tipologia C sull’attualità propone l’argomento dell’iperconnessione, cruciale per gli studenti che hanno sperimentato due anni di didattica a distanza. “Tienilo acceso: posta commenta condividi senza spegnere il cervello” è la traccia che chiede ai muturandi una riflessione a partire da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni.

 

 

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