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Toscana Pride: la grande manifestazione LGBTQIA+ arriva a Livorno

Sabato 18 giugno migliaia di persone attese dalle ore 16 in in Piazza della Repubblica: “Fuori e sempre controvento” è lo slogan di questa edizione

Tutto pronto a Livorno per il Toscana Pride, la grande manifestazione LGBTQIA+ che sabato 18 giugno porterà in città migliaia di persone.

A 50 anni dalla “Stonewall italiana”, la prima manifestazione italiana in difesa dei diritti e della dignità delle persone omosessuali organizzata dal F.U.O.R.I (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) per protestare contro le violente tesi e terapie riparative promosse dal Congresso Italiano di Sessuologia (CIS) che si teneva a Sanremo il 5 aprile del 1972, e dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, la comunità LGBTQIA+* toscana e non solo, torna nelle strade e nelle piazze con lo slogan Fuori e sempre controvento”, per far sentire il proprio grido di ribellione e lotta.

Il sostegno della Regione al Toscana Pride

Ad oggi sono oltre 70 i patrocini arrivati al Toscana Pride, a partire da quello della Regione Toscana e del Comune di Livorno, oltre 100 le adesioni e più di 50 gli esercenti – tra albergatori e commercianti – che hanno aderito all’evento esibendo l’adesivo sulle vetrine delle proprie strutture.

Livorno è la città dei diritti per eccellenza – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ha partecipato questa mattina a Firenze alla presentazione del Pride è stata sempre una città di innovazione e di salti di civiltà e il Pride di quest’anno lo conferma. Massimo sostegno operativo organizzativo, di valori e di principi da parte della Regione a tutte le associazioni che organizzano il Toscana Pride. Sono molto contento che la fase preparatoria e di organizzazione faccia presagire per Livorno una bellissima manifestazione”.

“Come Regione – ha aggiunto l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini – abbiamo patrocinato con grande convinzione il Toscana Pride, confermando il nostro impegno al fianco della comunità Lgbtqia+. La Toscana è da sempre terra di diritti, siamo stati infatti i primi a dotarci di una legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e, nei mesi scorsi, abbiamo chiesto, insieme a tante amministrazioni comunali e provinciali in tutta la Toscana, che il Parlamento approvasse finalmente una legge nazionale in tal senso. Questa battaglia va avanti, così come quella per l’uguaglianza e la piena parità di diritti. Dopo lo stop della pandemia torna finalmente la grande parata del Pride, sabato saremo tantissime e tantissimi in una coloratissima Livorno e guarderemo il mare con una certezza: l’onda dei diritti e della libertà non si ferma”.

Il programma del Pride a Livorno

La parata partirà da Piazza della Repubblica con ritrovo alle ore 16.00 e partenza alle 17.00. Il corteo si snoderà per le strade del centro percorrendo: Viale degli avvalorati (direzione mare), Piazza del Municipio, Via Cogorano, Via Grande (direzione mare), Via Cialdini, Scali Novi Lena, Via d’Alesio, Piazza Orlando e Viale Italia (fino all’incrocio con via Forte dei Cavalleggeri) con arrivo in Terrazza Mascagni.

Quest’anno è previsto un lungo corteo animato da 9 carri di cui 6 delle associazioni del Comitato: Agedo, Arcigay Livorno, Arcigay Firenze “Altre Sponde” Ireos comunità queer autogestita, Arcigay Arezzo-Chimera Arcobaleno e l’immancabile trenino delle Famiglie Arcobaleno.

Al centro degli interventi previsti sul palco tanti temi, dalla mancata approvazione del DDL Zan all’escalation di odio e di violenza in Europa, con le disposizioni approvate dai governi della Polonia, Ungheria, Lituania e Bulgaria a cui si somma la grave situazione determinata dalla guerra in Ucraina dove le leggi marziali impediscono alle persone transgender con documenti non conformi alla propria identità di genere di lasciare il Paese.

La presentazione del Toscana Pride in Regione

Quest’anno il Toscana Pride è ancora più intersezionale nelle lotte – sottolinea il portavoce del Comitato Toscana Pride Luca Dieci – scenderemo in piazza per portare il nostro pacifismo radicale e affermare con forza che riconoscere i diritti di tutte e tutti vuol dire garantire la tenuta della democrazia di fronte all’emergere di vecchi e nuovi fascismi. Oggi c’è chi invece di investire su scuola e ospedali mette sotto assedio i diritti acquisiti dalla nostra comunità – quelli dei figli e delle figlie nati all’estero con ricorso alla GPA e quello di tutte le persone LGBTQIA+* costrette a vivere in una società che non li tutela”.

Dopo l’intervento di Luca Dieci, che metterà a fuoco le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+*, sono previsti gli interventi dei partner dell’evento: Fabrizio Zannotti Segretario Generale della CGIL di Livorno, Marco Solimano Presidente di Arci Livorno, Francesco Cantini Direttore operativo della Pubblica assistenza di Livorno e UISP Toscana.

Subito dopo salirà sul palco Yuri Guaiana Senior Campaigns Manager di All Out che parlerà della difficile condizione delle persone LGBTQIA+* nell’Est Europa. Seguiranno poi tre approfondimenti con registri narrativi diversi: si va dalla riflessione politica alla stand-up comedy sui temi al centro del disegno di legge il cui affossamento è stato vergognosamente applaudito da buona parte della classe politica presente in aula e cioè cioè la lotta all’omo-lesbo-bi-trans-inter-a-fobia, alla misoginia e all’abilismo. Dei pregiudizi abilisti e delle discriminazioni che uniscono le persone LGBTQIA+* e le persone con disabilità parlerà Fabrizio Torsi Presidente dell’Associazione Paraplegici Livorno.

Seguiranno gli interventi di Eleonora Zacchi attrice, regista e drammaturga che porterà sul palco del Toscana Pride un piccolo estratto dello spettacolo “Questione di genere”. Passando da citazioni di filosofi e pensatori che, da tempi lontani, hanno segnato la discriminazione di genere, sarà Beatrice la “donna di Dante” a parlare, reclamando la necessità di rispetto e di propria affermazione; e di Fabrizio Corucci, attore, cantante lirico e performer che nel suo intervento parlerà di inclusione e di lotta alle discriminazioni nei confronti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans*, intersex, queer e asessuali.

 

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