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Agriturismi, boom di prenotazioni estive: tornano i turisti stranieri

Dopo due anni di crisi dovuta alla pandemia riparte il turismo internazionale nelle campagne toscane: 7 prenotazioni su 10 provengono dall’estero

Vacanza negli agriturismi - © bruce mars / Unsplash

Il turismo internazionale torna nelle campagne della Toscana: per questa estate ben 7 prenotazioni su 10 negli agriturismi della nostra regione sono arrivate infatti dall’estero, con migliaia di viaggiatori e famiglie pronti a rilassarsi nelle strutture toscane.  Le previsioni da parte degli imprenditori agrituristici sono molto incoraggianti dopo due anni di assenza forzata causata dall’emergenza sanitaria.

350 milioni di euro persi in due anni

A causa della pandemia infatti nelle stagioni estive 2020 e 2021 gli agriturismi hanno registrato una flessione dell’80% degli arrivi nelle strutture regionali ed un crollo del fatturato tra pernottamenti, ristorazione e souvenir enogastronomici, stimato in 350 milioni di euro in due anni. A confermarlo è il monitoraggio di Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana, l’associazione che raduna gli agriturismi di Coldiretti, in vista della stagione estiva.

“Gli stranieri stanno tornando: e questa è una bellissima notizia. I primi segnali di ripartenza vera li abbiamo iniziati ad intravedere subito dopo la fine dello stato di emergenza e di pari passo con il graduale allentamento delle misure. La prova generale di Pasqua ci ha dato fiducia – commenta Luca Serafini, presidente Terranostra Coldiretti Toscana – lo scorso anno, in questo periodo, le prenotazioni erano ancora molto incerte ed il rischio di cancellazione altissimo. Uno scenario molto diverso da quello di oggi che vede il ritorno dei turisti da tutto il mondo”.

Sempre più turismo attivo negli agriturismi

I turisti stranieri sono strategici per l’ospitalità soprattutto nelle mete più gettonate anche perché hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. La loro assenza ha pesato enormemente sui conti della aziende agrituristiche con un crollo delle presenze del 67% nel 2020 e del 31,8% nel 2021.

Se la tavola con la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata per scegliere l’agriturismo rispetto ad un’altra struttura ricettiva – continua Coldiretti Toscana – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne regionali che ha portato le strutture ad incrementare l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

La Toscana con 5.474 strutture agrituristiche è la regina del turismo rurale in Italia, intercettando da sola un turista su cinque e con la più alta presenza di imprese femminile alla guida aziendale; 4.962 le strutture che offrono alloggio per oltre 85 mila posti letto, 1.880 ristorazione, 1.679 degustazione, 165 campeggio, 758 altre attività.

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