Quasi 121 milioni di euro l’anno per tenere in sicurezza oltre 36mila chilometri di corsi d’acqua: è l’impegno della Regione Toscana sulla manutenzione dei fiumi, anche quelli più piccoli. Un’attività fondamentale per la salute dei territori e la sicurezza idraulica su cui l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni ha fatto il punto in occasione della seconda Giornata delle manutenzione insieme a Anbi Toscana, l’ente che riunisce i sei Consorzi di Bonifica regionali. Un incontro che si è tenuto ad Empoli sulle rive dell’Arno, in via Alzaia.
“Anche quest’anno – ha detto l’assessora Monni – grazie alle risorse regionali ed al contributo di bonifica abbiamo investito in manutenzione più di 100 milioni di euro, manutenzione che ci permettono di ridurre fortemente il rischio idraulico, insieme alle tante opere strutturali che stiamo realizzando in questi anni. Questo è il frutto della grande professionalità dei Consorzi, ma anche di un quadro normativo innovativo come la legge 79 del 2012 che è fondamento del nostro sistema toscano per la gestione idraulica dei nostri territori. Infine, ma non da ultimo voglio ringraziare i Presidenti dei sei Consorzi toscani, ma soprattutto le centinaia di lavoratrici lavoratori, che tutti i giorni sono impegnati in questa importante attività”.
Finanziamenti per opere e manutenzioni
La manutenzione è finanziata dal tributo di bonifica e da fondi esterni. Tra i finanziatori esterni c’è la Regione Toscana che investe soprattutto su manutenzione ordinaria sulle opere di seconda categoria, ovvero lungo i fiumi arginati di grande interesse all’interno di una provincia. Per il 2022, per questi interventi sono stati stanziati oltre 6 milioni e 500 mila euro.
Con fondi propri derivanti dal tributo di bonifica 2021, i Consorzi hanno potuto finanziare manutenzioni sul reticolo a loro affidato in tutta la Toscana per quasi 92 milioni di euro. Si tratta di lavori di diverso tipo dagli sfalci ai tagli di piante e alberature, alla manutenzione delle opere idrauliche e di bonifica, gestione di idrovore, scavi, riprofilature e attività di vigilanza sui corsi d’acqua toscani. Altri 23 milioni di euro investiti in manutenzione dei corsi d’acqua sono arrivati da investimenti extra tributo.