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La Torre dell’Orologio di Pontassieve torna all’antico splendore

Grazie alla legge regionale sulle “città murate”, finanziato il recupero della Porta Aretina. Riapertura al pubblico e inaugurazione con il presidente Eugenio Giani

Torre Orologio di Pontassieve - © Paolo Lo Debole

Un importante intervento di manutenzione ha reso possibile la riapertura al pubblico di un simbolo di Pontassieve: la Porta Aretina, o Torre dell’Orologio come la chiama chi è nato lì. Un percorso reso possibile grazie alla legge regionale sulle “città murate” che consente un cofinanziamento attraverso la partecipazione a un bando pubblico.

“I centri storici delle nostre città, dai borghi più piccoli agli abitati più numerosi, stanno vivendo un nuovo rinascimento grazie ai benefici della legge sulle ‘Città Murate’, promulgata dal Consiglio regionale proprio all’inizio di questa legislatura”, ha precisato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenendo all’inaugurazione

La Porta sarà così visitabile da tutti. Voglio rivolgere un sentito apprezzamento alla sindaca Monica Marini per l’ottimo lavoro svolto dalla sua amministrazione nella redazione del progetto che ha portato al cofinanziamento dell’opera proprio in virtù del bando sulle ‘Città murate’, che rende accessibili alla fruizione dei cittadini mura, torri e fortezze, tipiche di gran parte dei nostri centri storici – ha aggiunto il presidente – L’inaugurazione della Torre dell’Orologio è un’ulteriore testimonianza del successo di questa legge, con cui la Regione risponde alle domande e alle esigenze dei territori e delle comunità”.

Torre Orologio di Pontassieve – © Paolo Lo Debole

La storia della Porta Aretina

La Porta Aretina (detta anche Torre dell’Orologio) dal Borgo di Pontassieve conduce al “Castello”, dove si trova il Palazzo Comunale. Realizzata in pietra e alta 24 metri, è l’unica delle quattro porte della cinta muraria di Castel Sant’Angelo (l’antica Pontassieve) a conservare l’aspetto originario risalente alla seconda metà del ‘300.

La caratteristica della Porta è il suo piano più alto, un terrazzo da cui si gode una bella vista sulla vallata, a cui si accede da una scala in muratura (probabilmente originale) e che ospita i meccanismi dell’orologio che, dai primi anni del ‘600 dà il nome alla Torre.

Torre dell’Orologio di Pontassieve – © Paolo Lo Debole

 

 

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