Mannarino approda giovedì 12 maggio a Firenze per la prima delle tre date che lo vedranno protagonista al Tuscany Hall, dove tornerà lunedì 30 e martedì 31 maggio.
È un ritorno atteso quello di Mannarino, che finalmente riporta la sua musica dal vivo con un tour che si conferma tra i migliori in circolazione.
Non sapevo quello che avrei provato sul palco e invece è più bello di prima. – ha dichiarato l’artista – Ho visto tanti spettacoli, penso ai due anni trascorsi in studio, al tempo passato a pensare a questo spettacolo, poi vengo sul palco e vedo le vostre facce e mi sento ripagato di tutto”.
Con lui nove straordinari musicisti, un palco iconico e ipnotico in cui campeggia una statua dalle sembianze femminili, Dea e ispiratrice di questo tour come dell’ultimo disco “V”.
Urla di battaglia, suoni della natura, forze ancestrali e primordiali, corpi, festa ed energia sono solo alcuni degli elementi che compongono quello che è un vero e proprio rituale che va oltre il concerto.
Si entra nel mondo di Mannarino con i brani “Africa”, “Fiume Nero”, “Agua”, “Apriti Cielo”, “Impero”, “Cantarè”, in cui si è dentro ad uno scenario quasi distopico, di lotta e resistenza.
A metà spettacolo sulle note di “Lei” la figura femminile si rivela sulle note di un viaggio psichedelico elettronico che si dipana in un momento catartico e di liberazione, quasi un rito pagano.
Poi, sulle note dei grandi classici dell’artista, inizia la festa officiata da una band eccezionale composta da Lavinia Mancusi, Simona Sciacca, Gioia Persichetti, voci e tamburi, il centro sonoro di tutto il set; alle chitarre e al basso Alessandro Chimienti ed Emanuele Triglia; alle tastiere e synth Seby Burgio; Puccio Panettieri e Mauro Refosco alla batteria e alle percussioni; Simone Alessandrini ai fiati e altri strumenti. Tutto il resto è un’esperienza da vivere.
L’album “V” prodotto dallo stesso Mannarino è stato registrato tra New York, Los Angeles, Città del Messico, Rio De Janeiro, l’Amazzonia e l’Italia, con il coinvolgimento – su alcuni brani – di produttori internazionali come Joey Waronker (Beck, REM, Atoms for Peace) e Camilo Lara (Mexican Institute of Sound) oltre che di Tony Canto e Iacopo Brail Sinigaglia, è un disco che parla le lingue del mondo, intriso di suoni di foresta e voci indigene registrate in Amazzonia.
Mannarino va alla ricerca della sorgente tribale e atavica dell’umanità, proposta come unico e potente antidoto contemporaneo alla brutalità del disumano.
Natura, patriarcato, animismo, femminilità, rapporto uomo-donna, sono solo alcuni dei temi affrontati dal cantautore nel disco più politico e visionario della sua carriera dove l’amore, l’irrazionale e un senso magico della vita diventano strumenti reali di decolonizzazione del pensiero e di resistenza umana.
Biglietti
Inizio ore 21. I biglietti – posto unico 40,25 euro – sono disponibili sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it (tel. 892.101) e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita – tel. 055.210804).
Si recupera il concerto previsto il 6 novembre 2020 al Mandela Forum e più volte posticipato per l’emergenza Covid. Restano validi i biglietti acquistati.
Per dettagli sulle nuove date assegnate consultare www.bitconcerti.it/mannarino-firenze-2022.