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Gli Uffizi diffusi sbarcano in Valdelsa: l’allegoria del Rustichino in mostra a Casole

Il dipinto sarà al centro della mostra Francesco Rustici detto il Rustichino (Siena, 1592 -1626) e la famiglia. Due generazioni di artisti attivi a Casole d’Elsa aperta fino al 7 agosto

Rustichino

Gli Uffizi diffusi sbarcano in Valdelsa portando nel museo di Casole d’Elsa un gioiello di Francesco Rustici detto Rustichino, pittore senese del primo Seicento: “L’Allegoria della Pittura e dell’Architettura”.

Il dipinto sarà al centro della mostra Francesco Rustici detto il Rustichino (Siena, 1592 -1626) e la famiglia. Due generazioni di artisti attivi a Casole d’Elsa, curata da Patrizia La Porta, direttrice del museo di Casole, aperta fino al 7 agosto.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha dichiarato: “L’Allegoria della Pittura e dell’Architettura di Rustici è uno dei capolavori della pittura senese presenti nelle raccolte degli Uffizi. Nel museo la sua bellezza misteriosa si somma a quella delle tante opere celebri di Caravaggio e seguaci collezionate dai Medici (grandi cacciatori delle novità artistiche contemporanee) nel corso dei secoli. Qui a Casole il dipinto acquista un significato nuovo, legato al territorio e alla storia, a una rete di relazioni familiari che resero questo pittore un grande nel panorama del Seicento in Italia”.

“L’ Allegoria della Pittura e dell’Architettura” fu eseguito per la famiglia dei Medici intorno al 1621 – 1622: nell’opera due giovani donne, personificazioni della Pittura e dell’Architettura, si identificano grazie agli strumenti delle rispettive arti, cioè disegno, pennelli e compasso.

In mostra, il dipinto degli Uffizi si confronta con la tela, sempre del Rustici, raffigurante una dolcissima Santa Caterina che scambia il cuore con Gesù.

Quest’opera, appartenente al museo di Casole, è datata intorno al 1615, di poco successiva agli affreschi realizzati dal pittore, insieme al padre Vincenzo, per la locale chiesa di San Niccolò. 

Nell’esposizione si confrontano due diversi momenti e generi dell’arte di Francesco Rustici, estendendosi alle opere della sua famiglia, attiva a Casole per due generazioni: il padre Vincenzo, lo zio Cristofano, lo zio acquisito Alessandro Casolani e il cugino Ilario.

Nella prima sala sono esposti i libri dei conti e delle deliberazioni della Compagnia della Madonna di San Niccolò, scoperti nel 2002 in occasione della mostra dedicata ad Alessandro Casolani.

Questi documenti descrivono un pezzo di storia inedita di Casole d’Elsa e, inoltre, chiariscono il rapporto di collaborazione e di fiducia tra la bottega Casolani/Rustici e quella Compagnia laicale.

Il percorso espositivo si chiude con un cortometraggio ispirato agli artisti, ai luoghi e ad alcune delle opere incluse nella rassegna: un omaggio e insieme uno strumento per illustrare le specificità paesaggistiche e culturali del territorio di Casole d’Elsa.

 

 

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