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Dall’ottavo Forum dei Cammini, Giani: “La Francigena patrimonio Unesco”

L’auspicio e l’annuncio che la Regione sta lavorando per cogliere questo risultato, intanto dal Ministero arrivano 1,1 milioni di euro per favorire il raggiungimento dell’obiettivo

Francigena Toscana - © Feel good studio shutterstock

Si è tenuto sabato 7 maggio presso il complesso monumentale di Abbadia Isola a Mnteriggioni in provincia di Siena l’ottavo Forum annuale sulla Via Francigena e sui Cammini di interesse regionale.

In quell’occasione Eugenio Giani il presidente della Regione Toscana ha dichiarato: “Sarebbe bello che riuscissimo ad ottenere nel 2025, l’anno del Giubileo, la dichiarazione da parte dell’Unesco che tutta la Francigena è stata dichiarata patrimonio culturale dell’umanità. E’ un obiettivo al quale la Toscana sta lavorando, e con grandi investimenti, da tempo. E che contiamo di riuscire a raggiungere anche con il contributo delle altre regioni italiane attraversate da questo percorso storico religioso e in piena sintonia con la Gran Bretagna, la Francia la Svizzera e il Vaticano, ovvero con gli altri Stati toccati dal percorso. Ci aiuta in questo lo stanziamento, del quale ho avuto recente notizia, di 1,1 milioni di euro da parte del Ministero dei Beni culturali che ben testimonia di quanto anche il Governo tenga a questo itinerario culturale”.

“L’Atlante dei Camminiha affermato l’assessore regionale Leonardo Marras – riunisce i sette grandi itinerari della Toscana, che, nel 2018, si è dotata di una legge che ha definito quali devono essere i servizi offerti da un cammino ed ha dato il via anche al loro riconoscimento. Un percorso che ha dato impulso anche a molti investimenti (12 milioni sulla Francigena e 4 sugli altri). In totale sono 32 i cammini che hanno ottenuto o sono in corso di ottenimento investimenti diretti dalla Regione. I cammini sono innanzitutto un patrimonio culturale e sono vissuti, da chi li percorre, anche come un momento di rigenerazione. Toscana e cammino è un binomio che ha un’enorme capacità attrattiva e per questo è doveroso investirci”.

Una legge regionale per la via Francigena

La Toscana, in qualità di capofila, ha convocato a Firenze per il 19 maggio prossimo, un incontro tra le sei regioni attraversate dalla Francigena.

Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e per affinare strategie e programmare ulteriori interventi per rendere questo itinerario ancor più adeguato e conosciuto.

La Toscana sta lavorando anche alla definizione di una legge regionale sul “Sistema integrato regionale di mobilità lenta. La disciplina della via Francigena e degli itinerari di interesse regionale e dei Cammini della Toscana” che è in fase di definizione prima di essere sottoposta al confronto con il Consiglio Regionale e con le associazioni.

La Toscana, che è l’unica Regione italiana ad avere una propria legge sul Terzo Settore, si sta preparando ad includere nella sua legge il coinvolgimento diretto di Comuni e Terzo settore nella gestione della Francigena, che verrà considerata soprattutto come importante patrimonio culturale oltre che come risorsa turistica.

E di risorsa culturale ha parlato anche Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, secondo il quale “riprende in presenza l’importante appuntamento annuale dei comuni della Via Francigena ospitato dal comune di Monteriggioni. La sua importanza deriva dal fatto che si parlerà dello stato della manutenzione e della candidatura Unesco, che ne incrementerà ulteriormente l’attrattività. L’associazione Europea è a fianco della Regione Toscana e dei Comuni per raggiungere questi cruciali obiettivi”.

Toscana: una terra di cammini

Non di sola Francigena si è parlato a Monteriggioni, ma anche degli altri itinerari, come la Via Lauretana toscana, che da Cortona parte per arrivare a Loreto e la Via di Francesco, che collega Firenze al santuario de La Verna per poi proseguire verso Assisi e Roma.

I Cammini che interessano la Toscana invece sono sette e riguardano collegamenti non necessariamente tracciati con una specifica viabilità, ma rappresentano comunque rimandi culturali e collegamenti ideali tra località legate da un unico filo conduttore.

Ne sono un esempio l’itinerario di Dante, che collega Firenze con Ravenna, il Cammino dedicato alla transumanza, quel percorso che i pastori facevano per spostare le mandrie e le greggi dalla montagna alla campagna e viceversa, seguendo il ritmo delle stagioni, e il nuovissimo Cammino legato a Montecatini Terme che mette in rete il centro pistoiese con le altre città termali italiane ed europee.

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