La Regione Toscana sta puntando sul digitale per migliorare il servizio sanitario, in particolare sul fronte prenotazioni online. L’App Toscana Salute, soprattutto la sua recente implementazione, ne è un chiaro esempio. Una modalità che prende sempre più campo e che segna una svolta nell’abbattimento delle liste di attesa, ma che anche nel privato cresce in maniera importante. I numeri di una delle più famose piattaforme dedicate, cupsolidale.it, lo descrivono bene: 10mila prenotazioni sanitarie private in un mese.
La startup fiorentina dei record
Nata a Firenze nel 2017, la startup nasce come un sistema (gratuito per gli utenti e per le strutture) che aggrega e verifica in tempo reale date, prezzi e orari delle visite delle strutture sanitarie private e convenzionate. Selezionando luogo e tipologia di prestazione, è possibile scegliere e prenotare direttamente la visita più adatta.
Sul sito cupsolidale.it si accede al form di ricerca e l’utente deve solo indicare luogo e tipologia di visita. Il sistema gli restituisce una lista di risultati da selezionare sulla base delle proprie esigenze. Il pagamento può avvenire direttamente online, ma si può anche decidere di pagare in struttura senza costi aggiuntivi.
Nuove collaborazioni tra pubblico e privato
La startup è cresciuta in modo esponenziale in pochissimo tempo, passando da mille prenotazioni mensili del 2020 a diecimila del 2022 e coprendo circa 100 città italiane. Oggi si conferma la prima in Italia del settore. La svolta c’è stata durante la pandemia, in particolare l’anno scorso, quando ha erogato a tariffe calmierate circa 25mila tra test sierologici e tamponi molecolari nella sola regione Toscana.
“Le statistiche dell’ultimo anno ci confermano l’importanza strategica della digitalizzazione del settore sanitario e in particolare di uno strumento, come il cup online, in grado di ridurre tempi di attesa, agevolare i cittadini e contribuire a rendere più efficiente il sistema sanitario – spiega Leonardo Aloi, Ceo di CupSolidale – Noi abbiamo puntato tutto sul web già 5 anni fa. Da parte nostra c’è grande disponibilià a collaborare con la sanità pubblica per un servizio a misura di paziente“.
Il sistema apre la strada a nuove sinergie tra pubblico e privato anche per alleggerire le liste di attesa: “Il problema può essere abbattuto anche grazie al supporto del privato esattamente come è avvenuto per i tamponi Covid. E’ tempo di superare la dicotomia tra pubblico e privato e di trovare forme di collaborazione che possano davvero migliorare l’offerta sanitaria nel suo complesso”, conclude Aloi.