Grazie a una convenzione tra il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa e il Sistema Musei di Volterra nelle città di Volterra e Pisa si sviluppa il progetto “Terra” di Monica Mariniello.
In mostra saranno presenti opere di due serie principali, Viaggiatori e Teatrum Mundi, insieme ad altri lavori significativi della produzione recente di Mariniello.
I corpi dei Viaggiatori – figure umane in terracotta sul dorso di grandi animali – esprimono la forza che traggono dal loro sapersi accordare con le creature cui si affidano.
Le teste di Teatrum Mundi, forgiate in argilla con brevi sprazzi di colore, rimandano alla pluralità delle storie che si inscrivono sui volti umani.
Queste serie di opere, le principali presenti in mostra, rendono conto di una ricerca artistica fatta di continuità, mossa da urgenze che trascendono il qui e ora per riconnettersi a un tempo lungo che invoca il futuro ma che, per i danni inferti alla natura, rischia di rimanere circoscritto al passato.
La riflessione sui materiali, sul colore, sull’atto stesso del plasmare unisce – in un più ampio discorso relativo ai processi dell’arte e ai sensi – le opere in mostra e le statue che appartengono alla collezione permanente della Gipsoteca. Gli esseri umani e gli animali in viaggio, i volti segnati da lunghe storie di Monica Mariniello dialogano infatti con i corpi classici, candidi e apparentemente remoti, che popolano la Gipsoteca.
Monica Mariniello è una disegnatrice e scultrice che vive e lavora in Francia dove si è formata alle Beaux Arts di Parigi. Sensibile ai temi dell’ecologia, del rapporto uomo-animale, della natura delle relazioni fra i viventi, la sua ricerca artistica dialoga con i temi che preoccupano il nostro presente.
Le opere in mostra, sculture in terracotta che nascono per ispirazione della stessa materia, invitano a una meditazione sui legami fragili e potenti fra gli esseri che popolano il pianeta.
Nata a Siena, cresciuta fra Firenze e la Maremma, i suoi lavori, nei temi come nella ricerca formale, conservano i segni e le tracce del paesaggio in cui è cresciuta: “Quando ero piccola, ed anche in seguito, ho passato lunghi pomeriggi a girare per la campagna toscana, spesso in siti etruschi – ricorda Monica Mariniello – Le tracce delle ruote dei carri inscritte nella pietra delle strade di una città sparita per sempre, i blocchi delle mura esterne, le tombe piene di silenzio e di aria fresca, i piccoli rombi di marmo bianco che corrono lungo un anfiteatro a cielo aperto, tutto questo si è scolpito nella mia memoria, mentre provavo con tutte le mie forze – gli occhi chiusi, accovacciata vicino al suolo – a far rivivere il rumore, i colori, le voci di una città che aveva conosciuto dei sogni di un futuro infinito, delle certezze di un domani uguale a ieri. Io vengo di là ed il mio lavoro si nutre di questo”.
Sabato 30 aprile alle 18.30, si inaugura la mostra presso la Pinacoteca di Volterra (piazza dei Priori 1), martedì 3 maggio alle 17.30, si inaugura la mostra presso la Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa (piazza S. Paolo all’Orto 19, Pisa), con un intervento di Fabio Dei (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa). Il percorso espositivo è curato da Sandra Burchi.
Nell’ambito del progetto, martedì 10 maggio alle 17.00, presso la Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa (piazza S. Paolo all’Orto 19, Pisa) interverrà Sergio Cortesini, storico dell’arte Università di Pisa, con un incontro/dialogo con Monica Mariniello sui temi della mostra.
Le esposizioni volterrana e pisana saranno visitabili fino al 30 giugno.