La Toscana del mare punta sulle donne. Non solo pesca, ma anche pescaturismo e ittitursimo: attività complementari che arricchiscono la filiera anche con progetti di diversificazione e di valorizzazione del prodotto. Su questa sta lavorando la Regione per sostenere il reddito dei pescatori. L’idea è stata presentata a Seafood Expo Global, la fiera mondiale di prodotti ittici di Barcellona dove la Toscana è presente con uno stand.
“Le donne in Toscana svolgono un ruolo importante nel comparto ittico ma è una risorsa ancora scarsamente valorizzata anche se determinate – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, in collegamento video – Stiamo promuovendo progettualità che mettano al centro il lavoro femminile nel settore ittico per ridurre le differenze di genere, garantire loro un adeguato compenso e finanziare attività di diversificazione che possano incrementare le opportunità economiche per i pescatori. Ricordiamoci che le attività “connesse” alla pesca – svolte perlopiù da donne – rappresentano una fonte integrativa del reddito spesso importante”.
Gli investimenti della Regione sulla pesca
Con la legge regionale n.66/2005 sono state regolamentate le attività di pescaturismo ed ittiturismo.
Già con i fondi Fep 2007-2013 e Feamp 2014-2020 sono state destinate risorse pari a circa 700 mila euro per l’attuazione di misure che, tra l’altro, hanno consentito l’avvio e l’ammodernamento delle strutture per esercitare queste attività.
Sono oltre 80 le autorizzazioni per pescaturismo rilasciate nel corso degli anni e numerose sono le attività di ristorazione e di ospitalità a terra avviate oltre che lungo la costa anche nelle isole dell’arcipelago toscano.
Recentemente è stato finanziato al Flag (Gruppi di azione locale della pesca) Alto Tirreno un progetto di cooperazione nato proprio per quantificare, tutelare e valorizzare l’impiego delle donne nel comparto ittico. Il progetto, nelle fasi iniziali, fornirà i risultati entro il prossimo 31 dicembre, ai quali seguiranno progetti concreti per incentivare la formazione e il lavoro femminile nel comparto ittico.
Saranno poi utilizzate le risorse del nuovo fondo comunitario Feamp 2021-2027 che sarà orientato allo sviluppo ed al consolidamento della filiera ittica.