L’internazionalizzazione del sistema produttivo e la valorizzazione del made in Tuscany e del marchio “Valore Toscana”, politiche attive per favorire l’occupazione giovanile, la formazione e l’apprendimento permanente. Sono questi alcuni dei punti contenuti nell’accordo sottoscritto da Regione e Unioncamere Toscana. Un sostegno coordinato, ognuna con le proprie competenze e specificità, di un tessuto economico regionale che, pur in mezzo a molteplici difficoltà, ha le capacità per crescere e competere su tutti i mercati .
L’accordo avrà durata triennale, una sorta di “alleanza per lo sviluppo”, con l’obiettivo di coordinare le rispettive pianificazioni. Regione e Uniocamere Toscana non sono nuove a intese di queste tipo e il protocollo appena siglato, illustrato dal presidente della Toscana Eugenio Giani e del presidente di Unioncamere Massimo Guasconi, si inserisce nel solco di una collaborazione consolidata.
“Fare squadra e coordinarsi, per ottimizzare al meglio l’uso di risorse ed esperienze, è da sempre il modo più virtuoso in cui gli enti pubblici possono operare – ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani – . Lo diventa ancor di più in una fase come questa di rilancio dell’economia, dopo una crisi alle spalle (quella innescata dalla pandemia) e un’altra in corso (conseguente all’aumento dei costi energetici), con risorse straordinarie adesso a disposizione, ma che non vanno sprecate, e un pacchetto di investimenti e riforme legate al Pnrr”. “Collaboreremo – aggiunge – con l’obiettivo comune di far crescere e diventare ancora più competitive le nostre imprese”.
“L’accordo sottoscritto – ha dichiarato il presidente di Unioncamere Toscana Massimo Guasconi – punta ad offrire maggiori occasioni di sviluppo alle imprese toscane attraverso un coordinamento operativo delle attività di promozione economica e una puntuale azione informativa sui bandi e le opportunità del Pnrr”. “Ringrazio il presidente Giani – prosegue – per l’attenzione e la disponibilità dimostrata e ringrazio il sistema camerale toscano per l’impegno”. Poi alcuni numeri: “La nostra economia regionale – ricorda- , che conta 446 mila imprese e nel 2021 ha visto crescere Pil e export rispettivamente del 6,5 e del 16,8 per cento, è pienamente in grado di crescere e competere su tutti i mercati, nonostante le molteplici difficoltà causate prima dalla pandemia e adesso dalla crisi energetica e dalla contrazione delle relazioni commerciali innescate dalla guerra”. “La collaborazione tra istituzioni – conclude – non può che favorire e consolidare questa forza”