Premio Gambelli: è il lucano Fabio Mecca l’enologo under 40 ad aggiudicarsi la X edizione del riconoscimento dedicato al Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012. Il riconoscimento è promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti “IGP I Giovani Promettenti” (Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro, Andrea Petrini e Stefano Tesi).
La consegna del premio giovedì 24 marzo nella Fortezza di Montepulciano in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile, iniziativa promossa dal Consorzio di tutela. A consegnare la targa il presidente di Aset Leonardo Tozzi e Carlo Macchi (IGP), autore del volume “Giulio Gambelli, l’uomo che sapeva ascoltare il vino” (ed. SlowFood).
“E’ una infinita emozione vedere il mio nome al fianco di un gigante dell’enologia italiana – ha commentato il vincitore – Gambelli è il padre dell’enologia moderna e tutti noi gli dobbiamo molto, per questo sono enormemente emozionato, contento e soddisfatto”.
Gambelli, maestro del Sangiovese
Il presidente di Aset, Leonardo Tozzi ha tratteggiato la figura di Gambelli. “Era un uomo di un’altra Italia, che si riscopre commossi leggendo il toccante libro di Carlo Macchi, di cui auspico una veloce ristampa. Un’Italia in bianco e nero che cresceva anche grazie ai talenti naturali di alcuni dei suoi cittadini, spesso con poca scuola alle spalle ma con tanta vita e esperienza da vendere – ha sottolineato – È grazie a loro se siamo diventati una grande paese ed è riconoscendoci e valorizzando queste radici che possiamo e dobbiamo ben sperare nel futuro. I nostri algoritmi sono la nostra storia e cultura, sui quali impiantare le tecniche moderne della scienza”.
Premio Gambelli, l’identikit di Mecca
Fabio Mecca si laurea nel 2006 a Conegliano Veneto in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche. Nel 2007 comincia la collaborazione con l’azienda Paternoster (azienda di famiglia) che si trova in Basilicata e con altre fuori regione. A settembre 2011 e ad agosto 2012 il sito WineNews, include l’enologo Mecca tra il meglio dell’enologia italiana, infatti il suo nome rientra tra i 4 migliori enologi emergenti d’Italia per 2 anni consecutivi.
Durante il Vinitaly 2013 viene premiato con la Gran Medaglia di Cangrande con titolo di “Benemerito della vitivinicoltura italiana“. L’anno 2021 è di assoluta importanza in quanto Mecca viene insignito del prestigioso premio “enologo dell’anno” dalla testata Food and Travel. Attualmente segue 20 aziende in tutta Italia, dalla Toscana alla Sicilia.
Il X premio Gambelli
Il riconoscimento premia ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale.
Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea in enologia.
La consegna del premio per il 2023 è in programma a Montalcino a novembre durante Benvenuto Brunello. In via eccezionale si svolge due volte nello stesso anno, per ragioni organizzative.
Al vincitore, oltre alla targa commemorativa, va anche un premio di 1.500 euro, reso possibile grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Ormanni, Poggio di Sotto.
Partner del concorso il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano.
L’albo d’oro del Premio Gambelli
Fabrizio Torchio (2013)
Gianluca Colombo (2014)
Francesco Versio (2015)
Sebastian Nasello (2016)
Diego Bonato e Luca Faccenda (2017)
Luigi Sarno (2018)
Angela Fronti (2019)
Ivan Misuri (2020)
Alessandro Campatelli (2021)
Fabio Mecca (2022)