Sono partiti da Arezzo in 1.500 e sono arrivati a Rondine Cittadella della Pace in 4mila, in una marcia colorata e pacifica, per dire no alla guerra. Oltre agli studenti e ai tanti sindaci presenti, guidati dal primo cittadino di Arezzo Alessandro Ghinelli, all’arrivo era presente il presidente delle confederazione delle Misericordie, Domenico Giani, appena tornato dall’Ucraina. Con loro, in collegamento telefonico, anche la senatrice a vita Liliana Segre.
“Sono rimasto stupito dalla forza soprattutto di donne e di bambini – ha detto Giani – ora è importante preparare gli uomini alla pace così come Rondine, di cui sono stato uno dei fondatori, fa da anni. Il mondo cambierà dopo questa guerra ma di certo è fondamentale che le diplomazie facciano il proprio lavoro perché la via diplomatica è l’unica per superare questa crisi”.
“Quando uno perde di vista l’umanità è sempre pericoloso”, ha detto Liliana Segre nel suo intervento. Proprio a Rondine, la senatrice a vita, il 9 ottobre 2020, aveva fatto il suo ultimo intervento in presenza inaugurando l’arena di Janine, luogo aperto per dialogare dedicato ad una giovane vittima dell’Olocausto.
“Miei carissimi ragazzi che oggi siete qui – ha detto la senatrice – un saluto affettuoso da chi ha visto la guerra e sa i pericoli che si corrono quando uno perde vista l’umanità. Io vi sono vicina, voglio marciare idealmente insieme a voi per la pace. Vi ringrazio di questo che avete fatto perché Rondine è simbolo di pace. Vogliatevi bene uno con l’altro, vi abbraccio spiritualmente e sono con voi”.