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Esce “Canzoni per Grilli e Rificolone”: il primo disco de La Nuova Pippolese

L’orchestrina di musica popolare diretta dal Maestro Frank Cusumano presenterà il suo primo disco sabato 26 marzo al Circolo Rondinella del Torrino di Firenze alle ore 19:30

La Nuova Pippolese, foto di Alisa Martynova

“La Nuova Pippolese” è un’orchestra di musica popolare nata grazie all’Associazione culturale La Scena Muta.

Un gruppo di musicisti si è attrezzato con mandolini, chitarre ed ukulele per tornare a suonare le canzoni della tradizione, all’insegna di una riscoperta del ruolo aggregativo della musica.

Prende il suo nome dal “pippolo” termine con cui veniva chiamato il plettro.

Dai primi anni del ‘900 fino agli anni 50-60 c’era la moda di ritrovarsi per suonare chitarra e mandolini, nel tempo libero. La più antica di cui si ha memoria è quella di Serpiolle che è datata 1904.

Adesso La Nuova Pippolese ha inciso il suo primo disco “Canzoni per Grilli e Rificolone” che contiene alcuni dei più grandi successi della musica popolare fiorentina come “Porta un bacione a Firenze”, “Mattinata fiorentina”, “La canzone della Rificolona”, “Firenze sogna”, “Il walzer della povera gente” e tante altre.

Un disco in cui compaiono anche alcuni ospiti illustri, ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa…

Ecco la nostra intervista al direttore dell’orchestra Frank Cusumano

Ciao Frank! Finalmente il primo disco de La Nuova Pippolese, lo aspettavamo da tanto tempo, come avete scelto i brani e quando li avete incisi? Immagino non sia stato facile durante la pandemia…

Sì, finalmente davvero, è stata una lunghissima gestazione, iniziata una settimana prima del lockdown del 2020 e interrotta bruscamente per quasi due anni, ma alla fine siamo rimasti molto soddisfatti del risultato. Per quanto riguarda la scelta dei brani abbiamo dovuto fare una selezione di 14 canzoni su oltre 30 del nostro repertorio, e per facilitare il compito abbiamo optato per l’applicazione di un criterio, che consiste nell’aver privilegiato le canzoni d’autore rispetto a quelle di origine popolare. Questo perché a differenza di tutti gli altri gruppi folkloristici che si rifanno alla tradizione contadina, noi rievochiamo un’orchestra di città, nella quale hanno operato molti grandi autori come Spadaro, Cesarini o Narciso Parigi.

Il vostro disco è nato grazie al crowdfunding, spiegaci meglio…

Abbiamo partecipato ad un bando emesso nel 2019 da Fondazione CR Firenze e dalla Fondazione Il Cuore si scioglie in collaborazione con la cooperativa Feel Crowd e la piattaforma di crowdfunding Eppela. Con il crowdfunding che ha visto oltre il sostegno di oltre 100 donatori e il raddoppio dei fondi raccolti da parte della Fondazione CR Firenze, oltre alla realizzazione dell’album sarà sostenuta anche l’organizzazione di eventi e laboratori nelle case di cura.

Nel disco ci sono molti ospiti Gaia Nanni, Alessandro Benvenuti, persino il Conte Uguccione. Come sono nate queste collaborazioni?

Volevo degli ospiti che fossero al di fuori del classico circuito della canzone tradizionale fiorentina e toscana. Mi piaceva l’idea di avere artisti – fiorentini e non – che avessero un loro personale rapporto con la città e che potessero contribuire nel modo che più preferivano. Quindi, chiuso in casa nei mesi del lockdown, mi sono messo a contattare tantissimi artisti, iniziando dagli amici come Gaia Nanni, Saverio Lanza e Irene Grandi, Cosimo degli Street Clerks o come Ettore “Gerry” Bruno, milanesissimo fondatore dei Brutos con cui sono in contatto da anni e che era molto amico di Narciso Parigi. L’idea del Conte Uguccione mi è venuta seguendo il ragionamento di cui ti parlavo, un milanese che è entrato nella storia della comicità principalmente per la sua personalissima interpretazione di un fiorentino, e Bebo Storti è stato molto gentile e disponibile, così come lo è stato Alessandro Benvenuti. Colgo l’occasione per ringraziare tutti con tanto affetto.

Tra i tanti brani di repertorio ce n’è anche uno scritto da voi sulla Fi-Pi-Li, non è la prima volta che i musicisti toscani dedicano a questa strada così sofferta una canzone, raccontaci qualcosa su questo pezzo

L’idea venne ad uno di noi, che lanciò la provocazione tanto per fare una battuta: – “Facciamo un pezzo scritto da noi! – Su icché? – Sulla FI PI LI!” Un altro pippolese, David Bargiacchi, lo ha preso in parola e il giorno dopo si è presentato con il testo. Io l’ho musicato e così è entrato di diritto nel disco come nostro primo brano originale! Abbiamo scoperto dopo che anche altri artisti avevano già avuto la nostra idea (mi vengono in mente le De Soda Sisters con “Maledetta FI PI LI”), ma in questi casi “più ce n’è e più ganzo l’è!”

Tra le canzoni scelte ce n’è una che ha una storia particolare, “Quando suona la Pippolese”, si parla di uno spartito addirittura introvabile…

Esattamente. Io per lavoro, ma anche come passione personale, svolgo molte ricerche nell’ambito della storia musicale fiorentina, e quindi mi capitò di scoprire che il M° Cesare Cesarini, l’autore di “Firenze sogna” (presente anch’essa nel disco), aveva dedicato nel 1947 un brano alla Pippolese, ma lo spartito non era presente in nessuna biblioteca. Allora ho sguinzagliato tutti i pippolesi in lungo e in largo finché uno di loro, Vincenzo, l’ha trovato incorniciato in casa di un conoscente di un suo amico! Penso di affermare senza essere smentito che la nostra sia la prima incisione in assoluto di questo brano, e ne andiamo molto fieri.

Quando potremo venire a sentirvi suonare dal vivo?

Per ora ci sono due appuntamenti molto importanti in cui presenteremo il disco: il primo è il 26 marzo in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno Fiorentino al circolo “La Rondinella” presso il torrino di Santa Rosa, il secondo sarà la grande festa di presentazione il 25 aprile nel piazzale della Casa del Popolo di Settignano, in cui saranno presenti alcuni degli ospiti del cd e durante la quale inizieremo ad assegnare le ricompense ai donatori del crowdfunding. Vi aspettiamo!!

Cover disco ‘Canzoni per Grilli e Rificolone’, Illustrazione di Michele Staino

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