Wine Spectator incorona la Toscana con Chianti Classico e Brunello di Montalcino come la regione al top in Italia. La più diffusa rivista enoica americana ha selezionato i 130 migliori vini d’Italia.
La Toscana conta ben 36 etichette nell’accurato elenco stilato dagli esperti di Wine Spectator. Una presenza quasi schiacciante, grazie anche ad alcune annate eccezionali delle sue migliori denominazioni che ben rappresentano l’autenticità del vino tricolore sul mercato americano.
Questi vini scelti da Wine Spectator saranno protagonisti dell’11ma edizione di OperaWine 2022, la super degustazione di sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona.
Questo evento, come da tradizione, è l’anteprima al 54/o Vinitaly in programma dal 10 al 13 aprile. L’anno scorso l’evento OperaWine e la selezione di Wine Spectator diedero un forte contributo alla ripartenza.
La lista dei 130 produttori tricolori è stata presentata a New York, nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per l’edizione 2022 del Salone internazionale dei vini e distillati.
La Toscana guida la classifica
La Toscana guida la squadra enoica di OperaWine 2022 con 36 produttori, ben distanziati Piemonte (20) e Veneto (19). Nelle valutazioni di Wine Spectator, i rossi sono protagonisti con 97 etichette in degustazione: tra le più gettonate le denominazioni di Barolo (15), Brunello (13), Amarone e Chianti Classico, entrambe a quota 9.
Da segnalare nel super tasting dell’Italia enoica la presenza anche di 22 vini bianchi, 9 sparkling e 2 vini dolci/passiti. Nove le cantine new entry di OperaWine 2022, sono 21 le ‘all timer’ presenti in classifica dalla prima edizione del 2012.
Le magnifiche 36 per Wine Spectator
Ecco l’elenco dei vini toscani nella classifica di OperaWine 2022:
- Altesino Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015
- Antinori Guado al Tasso 2018
- Avignonesi Vino Nobile di Montepulciano Poggetto di Sopra 2016
- Baricci Brunello di Montalcino 2013
- Barone Ricasoli Gran Selezione Castello di Brolio 2015
- Biondi-Santi Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva 2004
- Boscarelli Vino Nobile di Montepulciano Il Nocio 2016
- Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino 2012 Riserva
- Carpineto Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016
- Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012
- Castellare di Castellina Toscana I Sodi di San Niccolò 2017
- Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio all’Oro Riserva 2015
- Castello di Albola Chianti Classico Santa Caterina Gran Selezione 2015
- Castello di Ama Castello dì Ama Vigneto La Casuccia 2006
- Castello di Monsanto Chianti Classico Gran Selezione Vigna Il Poggio 2015
- Castello di Volpaia Il Puro Casanova Chianti Classico Gran Selezione 2017
- Eredi Fuligni Brunello di Montalcino riserva Docg 2010
- Fattoria di Fèlsina Toscana Fontalloro 2013
- Fontodi Chianti Classico Vigna del Sorbo Riserva 2010
- Il Poggione Brunello di Montalcino 2015 Riserva Vigna Paganelli
- Istine Chianti Classico Levigne Riserva 2016
- Le Macchiole Le Macchiole Toscana Messorio 2015
- Marchesi de’ Frescobaldi Ripe al Convento di CastelGiocondo Brunello di Montalcino Riserva 2015
- Mastrojanni Brunello di Montalcino 2013 Vigna Loreto
- Mazzei Siepi 2015 Toscana
- Ornellaia Ornellaia Bolgheri Superiore 2009
- Petrolo Petrolo Val d’Arno di Sopra Galatrona 2019
- Poggerino Chianti Classico Bugialla Riserva 2015
- Rocca delle Macìe Chianti Classico Gran Selezione Trinità 2016 Limited Edition
- San Felice Vigorello Toscana 2018
- San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 Riserva
- San Giusto a Rentennano Percarlo 2010
- Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2010
- Tenuta di Trinoro Trinoro 2015
- Tenuta San Guido Sassicaia 2011
- Valdicava Valdicava Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva.
Aspettando il Vinitaly 2022
Le ultime significative presenze proprio dei consorzi Chianti Classico e Brunello di Montalcino negli States erano un chiaro segnale dell’importanza che il mercato a stelle e strisce per il vino toscano. Forti dei numeri ottenuti oltreoceano, i vini toscani dopo il successo di BuyWine a febbraio si preparano ad affrontare il calendario delle Anteprime e il Vinitaly a metà aprile.
Al prossimo appuntamento veronese il focus inaugurale sarà dedicato anche al mercato Usa e al Canada, presenti alla quattro giorni b2b con un contingente straordinario di buyer, in collaborazione con Ice Agenzia.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, “gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori. L’Italia si conferma, assieme alla Francia, produttore di riferimento con quasi un terzo del mercato di vini di importazione e un balzo a valore del 18%, a 2,26 miliardi di dollari. L’ampliamento della selezione di Wine Spectator a 130 vini è il segnale della costante crescita qualitativa del vino italiano su questa piazza strategica“.